di Emanuela Perrone. Luminarie per le strade della città e vetrine dei negozi già pronte ad accogliere il Natale. Numerose sono le iniziative in programma che si svolgeranno durante le festività.
Si comincia la settimana prossima con la festa di Santa Cecilia, il 22 novembre, per poi proseguire nel mese di dicembre con la festa dell'Immacolata, compatrona della nostra città.
A tal proposito è il sindaco di Taranto, Ippazio Stefàno, a ricordarci le nostre antiche tradizioni, che ancora oggi sono fortemente sentite, anche dai giovani.
Il sindaco ci racconta che “la devozione dei Tarantini per l'Immacolata ha origini antiche: la notte tra il 7 e l'8 dicembre del 1710 la città fu colpita da un terremoto violentissimo, ma a fronte dei notevoli danni, non ci furono vittime e la popolazione attribuì il miracolo alla Madonna che fu così proclamata protettrice della città insieme a San Cataldo.”
Sembra dunque questo il motivo per cui la festa dell'8 dicembre sia quella maggiormente sentita e vissuta dai Tarantini i quali fanno partire l'inizio delle festività natalizie proprio dalla vigilia dell'Immacolata. In questa giornata particolare, si allestisce il presepe e si preparano dolci natalizi.
Invito, quindi, i cittadini - raccomanda il Sindaco - a riappropriarsi di questa tradizione che è tutta tarantina, che ha sempre visto l’Immacolata come una festa da vivere in famiglia.
L'augurio di Stefàno è che sia un Natale da vivere in famiglia lontano dal consumismo e dalla superficialità di ogni giorno.
Si comincia la settimana prossima con la festa di Santa Cecilia, il 22 novembre, per poi proseguire nel mese di dicembre con la festa dell'Immacolata, compatrona della nostra città.
A tal proposito è il sindaco di Taranto, Ippazio Stefàno, a ricordarci le nostre antiche tradizioni, che ancora oggi sono fortemente sentite, anche dai giovani.
Il sindaco ci racconta che “la devozione dei Tarantini per l'Immacolata ha origini antiche: la notte tra il 7 e l'8 dicembre del 1710 la città fu colpita da un terremoto violentissimo, ma a fronte dei notevoli danni, non ci furono vittime e la popolazione attribuì il miracolo alla Madonna che fu così proclamata protettrice della città insieme a San Cataldo.”
Sembra dunque questo il motivo per cui la festa dell'8 dicembre sia quella maggiormente sentita e vissuta dai Tarantini i quali fanno partire l'inizio delle festività natalizie proprio dalla vigilia dell'Immacolata. In questa giornata particolare, si allestisce il presepe e si preparano dolci natalizi.
Invito, quindi, i cittadini - raccomanda il Sindaco - a riappropriarsi di questa tradizione che è tutta tarantina, che ha sempre visto l’Immacolata come una festa da vivere in famiglia.
L'augurio di Stefàno è che sia un Natale da vivere in famiglia lontano dal consumismo e dalla superficialità di ogni giorno.