ROMA. Mario Monti, presidente del Consiglio incaricato da Giorgio Napolitano per la formazione di un Governo di larghe intese, risulta oggi noto ad oltre i due terzi degli italiani: il dato di conoscenza, tra i cittadini, è cresciuto di 24 punti percentuali nelle ultime quattro settimane, passando dal 43% del 15 ottobre scorso al 67% odierno. Lo rivela un sondaggio realizzato dall'Istituto Nazionale di Ricerche Demopolis. Del presidente della Bocconi ed ex Commissario UE, secondo l'indagine Demopolis, dichiara di fidarsi la maggioranza assoluta degli italiani, il 78% dei quali ne riconosce la piena competenza in campo economico e la credibilità acquisita a livello europeo. "Dopo le dimissioni di Berlusconi - afferma il direttore dell'Istituto Demopolis Pietro Vento - crescono le aspettative nei confronti del nuovo Governo: l'opinione pubblica condivide, in larga maggioranza, la prospettiva, prescelta dal presidente Napolitano, di un Esecutivo di larghe intese, guidato da una personalità super partes come il prof. Monti. Il 67% ribadisce l’urgenza di un piano, credibile e socialmente equo, per la crescita economica del Paese e la riduzione del debito pubblico, nella convinzione che l’Italia non possa permettersi adesso i tempi di una campagna elettorale. Il nuovo Governo dovrebbe anche, secondo gli intervistati, cambiare la legge elettorale, restituendo agli italiani – conclude Pietro Vento - la possibilità di scegliere, con le preferenze o i collegi uninominali, i propri rappresentanti in Parlamento”.
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