Sondaggio: per il 75% dimissioni premier opportune

ROMA. Le annunciate dimissioni di Silvio Berlusconi dopo il voto parlamentare sulla legge di stabilità sono ritenute opportune dal 75% degli italiani: è il dato che emerge dall’indagine condotta dall’Istituto Nazionale di Ricerche Demopolis su un campione di oltre mille cittadini, rappresentativo della popolazione italiana. A condividere le dimissioni del capo del Governo è la quasi totalità degli elettori di Centro Sinistra, ma oggi anche il 47% di chi si colloca politicamente nel Centro Destra. Sull’opinione degli intervistati pesa la convinzione - ribadita dal 76% degli intervistati - che il Governo non sia stato in grado di gestire la gravissima emergenza finanziaria, né di varare negli ultimi mesi misure significative in grado di rilanciare seriamente la crescita economica del nostro Paese.
Dopo le dimissioni di Berlusconi, sarà compito di Giorgio Napolitano scegliere la soluzione da adottare per uscire al più presto dalla crisi politica ed istituzionale. L'opinione pubblica appare divisa tra chi condivide la prospettiva di un Esecutivo di transizione guidato da una personalità super partes e chi ritiene preferibile invece un ritorno alle urne.
In base alla disaggregazione per intenzioni di voto, più propensi alle elezioni appaiono oggi i simpatizzanti della Lega, ma soprattutto gli elettori dell’IDV di Di Pietro e di Sinistra Ecologia e Libertà di Vendola, nella convinzione – condivisa anche da quasi un elettore su due del PD - che il Centro Sinistra potrebbe oggi prevalere nettamente, in termini di consenso, su PDL e Lega, determinando una radicale svolta politica nel Paese.

“La percentuale di chi auspica un autorevole Governo di transizione, guidato da Mario Monti, sta crescendo nelle ultime ore – afferma il direttore dell’Istituto Demopolis Pietro Vento -; tra le ragioni prevalenti, il 61% ribadisce l’urgenza di un piano credibile per la crescita del Paese e la riduzione del debito, sostenendo che l’Italia non può permettersi adesso i tempi di una campagna elettorale. L’Esecutivo di larghe intese dovrebbe inoltre, secondo il 40% degli intervistati, cambiare la legge elettorale, restituendo ai cittadini – conclude Pietro Vento - la possibilità di scegliere, con le preferenze o i collegi uninominali, i propri rappresentanti in Parlamento”.

Nota metodologica - L’indagine, diretta da Pietro Vento con la collaborazione di Giusy Montalbano e Maria Sabrina Titone, è stata condotta dal 7 al 9 novembre 2011, per il programma Otto e Mezzo de LA7, dall’Istituto Nazionale di Ricerche DEMOPOLIS, su un campione di 1.002 intervistati, rappresentativo dell’universo della popolazione italiana maggiorenne. Approfondimenti e metodologia completa su: www.demopolis.it
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