Taranto: prodotti compostaggi in oliveti, sue indagati

TARANTO. I carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Lecce hanno sequestrato nelle campagne di Manduria, nel tarantino, in contrada 'Scapolata', un'area estesa 10 mila metri quadrati coltivata ad oliveto sulla quale i militari hanno accertato che erano stati depositati e stoccati rifiuti speciali non pericolosi costituiti da materiale di colore scuro composto da plastica, vetro, frammenti in legno di varie dimensioni, terriccio, frammenti ferrosi arrugginiti e fanghi di depurazione, tutti provenienti dal ciclo di produzione di un impianto di compostaggio situato nelle vicinanze del terreno agricolo.

Questa e' una ulteriore tappa di una indagine proprio sugli sversamenti di materiale proveniente dai cicli produttivi degli impianti di compostaggio. Nella stessa contrada era stato gia' effettuato un sequestro lo scorso 20 ottobre. Anche in questo caso il proprietario del terreno e il rappresentante legale della societa' produttrice di compost sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Taranto per ipotesi di reato che vanno dalla gestione illecita di rifiuti speciali non pericolosi all'esercizio di discarica abusiva in quanto i rifiuti rinvenuti dal Noe non potevano essere cosparsi su terreni agricoli ma dovevano essere conferiti in discariche autorizzate.

Il valore del terreno ammonta a circa 60 mila euro. Le indagini del Noe e della Compagnia dei carabinieri di Manduria proseguono e tutte le autorita' competenti sono state informate dei sequestri per i provvedimenti conseguenti, compresa la Procura della repubblica che ha gia' provveduto a convalidare il sequestro operato di iniziativa dal Noe. Titolare del fascicolo e' il procuratore aggiunto Pietro Argentino.

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