di Dario Durante. È stata avviata con successo la È stata avviata con successo la campagna di sottoscrizione della richiesta di rimborso della Tarsu al comune di Pulsano per gli anni 2007-2011 avviata dal circolo di Sinistra, Ecologia e Libertà .
«Un diritto che spetta ai pulsanesi a seguito della sentenza del Tar di Lecce che ha sancito l’illegittimità degli aumenti» ribadisce il consigliere provinciale Cosimo Borraccino, promotore del ricorso. «Anziché negare ancora il diritto e appellarsi al Consiglio di Stato, una buona politica vorrebbe che il sindaco chiamasse i cittadini per trovare insieme una soluzione».
Se da una parte, quindi, Sel sta offrendo gratuitamente la consulenza di due avvocati per l’inoltro delle pratiche, il Partito Democratico chiarisce che, per effetto della decisione del sindaco Ecclesia, «il percorso amministrativo per la risoluzione del contenzioso plausibilmente durerà alcuni anni, e il suo esito non è prevedibile». Non è ancora ben chiaro, inoltre, «per quali anni sarà possibile ottenere il rimborso e sarà necessario istituire una nuova richiesta a conclusione di tutto l’iter amministrativo».
«La spesa per il pagamento dello smaltimento dei rifiuti da parte del Comune è esosa e l’annullamento dell’aumento da parte del Tar aggrava il problema» dichiara la neo segretaria Maria Cristina Tomai Pitinca che indica la soluzione «nella creazione di un isola ecologica che permetterebbe alla nostra comunità di smaltire rifiuti senza costi aggiuntivi, nella pubblicizzazione dell’utilizzo delle compostiere (comperate ma lasciate muffire presso la sede municipale) e nella pratica della raccolta differenziata» anche per evitare il pagamento della ecotassa regionale.
La richiesta perciò all’Amministrazione Ecclesia «di porre rimedio a queste sue mancanze perché i costi del servizio, peraltro insufficiente, sono alti e, in virtù di questi ricorsi, le entrate diminuiranno con grossi effetti sul bilancio comunale».
«Un diritto che spetta ai pulsanesi a seguito della sentenza del Tar di Lecce che ha sancito l’illegittimità degli aumenti» ribadisce il consigliere provinciale Cosimo Borraccino, promotore del ricorso. «Anziché negare ancora il diritto e appellarsi al Consiglio di Stato, una buona politica vorrebbe che il sindaco chiamasse i cittadini per trovare insieme una soluzione».
Se da una parte, quindi, Sel sta offrendo gratuitamente la consulenza di due avvocati per l’inoltro delle pratiche, il Partito Democratico chiarisce che, per effetto della decisione del sindaco Ecclesia, «il percorso amministrativo per la risoluzione del contenzioso plausibilmente durerà alcuni anni, e il suo esito non è prevedibile». Non è ancora ben chiaro, inoltre, «per quali anni sarà possibile ottenere il rimborso e sarà necessario istituire una nuova richiesta a conclusione di tutto l’iter amministrativo».
«La spesa per il pagamento dello smaltimento dei rifiuti da parte del Comune è esosa e l’annullamento dell’aumento da parte del Tar aggrava il problema» dichiara la neo segretaria Maria Cristina Tomai Pitinca che indica la soluzione «nella creazione di un isola ecologica che permetterebbe alla nostra comunità di smaltire rifiuti senza costi aggiuntivi, nella pubblicizzazione dell’utilizzo delle compostiere (comperate ma lasciate muffire presso la sede municipale) e nella pratica della raccolta differenziata» anche per evitare il pagamento della ecotassa regionale.
La richiesta perciò all’Amministrazione Ecclesia «di porre rimedio a queste sue mancanze perché i costi del servizio, peraltro insufficiente, sono alti e, in virtù di questi ricorsi, le entrate diminuiranno con grossi effetti sul bilancio comunale».