BARI. "Crediamo che non si possa immaginare che le Ferrovie abbandonino il Sud, che Trenitalia giri la testa rispetto alle esigenze della nostra regione". Il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, lo ha dichiarato a margine della cerimonia per la posa della prima pietra della nuova sede del Consiglio regionale pugliese.
Perche' i tagli dei treni, secondo Vendola, sono un "colpo al cuore della nostra economia e dei diritti dei cittadini pugliesi". "Siamo in attesa di avere notizie - ha concluso - l'assessore Minervini sta presidiando gli uffici ministeriali.
Intanto, sempre sul fronte trasporti, il sindaco Michele Emiliano si è recato questa mattina a Roma, presso la sede del gruppo FS, per incontrare i vertici di Trenitalia e porre la questione della cancellazione dei treni che collegano il Sud al resto d'Italia e sostenere la vertenza dei lavoratori (45 solo a Bari) che dall'11 dicembre perderanno il posto di lavoro a seguito della soppressione dei treni notturni.
Al termine dell'incontro Emiliano ha dichiarato: "Non posso che ringraziare l'ing. Mauro Moretti, amministratore delegato gruppo FS spa, e l'ing. Vincenzo Soprano, amministratore delegato di Trenitalia, per avermi ricevuto questa mattina a Roma, nonostante mi sia presentato senza un appuntamento concordato, e per avermi fornito il loro punto di vista sulla vicenda del taglio dei trasporti che collegano il Sud al Nord. Una vicenda sulla quale i sindaci delle regioni meridionali non avevano compiuta conoscenza.
Il taglio riguarda prevalentemente i treni notturni sovvenzionati dal Governo, quelli cioè che non hanno la capacità di sostenere i costi attraverso i biglietti. Per questi treni è stato fatto valere da Trenitalia l'art. 12 del contratto di servizio, che prevede la possibilità di chiedere al Governo l'integrazione del costo non coperto dal biglietto.
È evidente dunque che il Governo deve rispondere immediatamente alla lettera del Presidente della Regione Puglia Vendola, anche se tutta la procedura è stata ormai completata e il 12 dicembre entra in vigore il nuovo orario e diventano efficaci le soppressioni dei treni suddetti.
Siamo in una situazione difficile e drammatica, non solo per i viaggiatori del Sud, ma anche per i lavoratori delle società esterne che assicurano i servizi notturni. Si tratta di centinaia di famiglie che dall'11 dicembre rimarranno senza lavoro, senza cassa integrazione e senza nessun altro ammortizzatore sociale. Ho chiesto dunque a Trenitalia di partecipare al tavolo istituzionale, e la stessa richiesta farò ai sindacati, alle Regioni ed al Governo, che convocherò per esaminare la posizione di questi lavoratori. È nostro dovere infatti individuare subito i modi e le risorse con le quali risolvere questo autentico dramma. La ricollocazione occupazionale di questo personale può essere realizzata ed il Comune di Bari non si riterrà soddisfatto sino a quando non sarà trovata una soluzione dignitosa per tutti".
Nel frattempo procede l'organizzazione della manifestazione che i sindaci terranno mercoledì 7 dicembre, a Roma.
Perche' i tagli dei treni, secondo Vendola, sono un "colpo al cuore della nostra economia e dei diritti dei cittadini pugliesi". "Siamo in attesa di avere notizie - ha concluso - l'assessore Minervini sta presidiando gli uffici ministeriali.
Intanto, sempre sul fronte trasporti, il sindaco Michele Emiliano si è recato questa mattina a Roma, presso la sede del gruppo FS, per incontrare i vertici di Trenitalia e porre la questione della cancellazione dei treni che collegano il Sud al resto d'Italia e sostenere la vertenza dei lavoratori (45 solo a Bari) che dall'11 dicembre perderanno il posto di lavoro a seguito della soppressione dei treni notturni.
Al termine dell'incontro Emiliano ha dichiarato: "Non posso che ringraziare l'ing. Mauro Moretti, amministratore delegato gruppo FS spa, e l'ing. Vincenzo Soprano, amministratore delegato di Trenitalia, per avermi ricevuto questa mattina a Roma, nonostante mi sia presentato senza un appuntamento concordato, e per avermi fornito il loro punto di vista sulla vicenda del taglio dei trasporti che collegano il Sud al Nord. Una vicenda sulla quale i sindaci delle regioni meridionali non avevano compiuta conoscenza.
Il taglio riguarda prevalentemente i treni notturni sovvenzionati dal Governo, quelli cioè che non hanno la capacità di sostenere i costi attraverso i biglietti. Per questi treni è stato fatto valere da Trenitalia l'art. 12 del contratto di servizio, che prevede la possibilità di chiedere al Governo l'integrazione del costo non coperto dal biglietto.
È evidente dunque che il Governo deve rispondere immediatamente alla lettera del Presidente della Regione Puglia Vendola, anche se tutta la procedura è stata ormai completata e il 12 dicembre entra in vigore il nuovo orario e diventano efficaci le soppressioni dei treni suddetti.
Siamo in una situazione difficile e drammatica, non solo per i viaggiatori del Sud, ma anche per i lavoratori delle società esterne che assicurano i servizi notturni. Si tratta di centinaia di famiglie che dall'11 dicembre rimarranno senza lavoro, senza cassa integrazione e senza nessun altro ammortizzatore sociale. Ho chiesto dunque a Trenitalia di partecipare al tavolo istituzionale, e la stessa richiesta farò ai sindacati, alle Regioni ed al Governo, che convocherò per esaminare la posizione di questi lavoratori. È nostro dovere infatti individuare subito i modi e le risorse con le quali risolvere questo autentico dramma. La ricollocazione occupazionale di questo personale può essere realizzata ed il Comune di Bari non si riterrà soddisfatto sino a quando non sarà trovata una soluzione dignitosa per tutti".
Nel frattempo procede l'organizzazione della manifestazione che i sindaci terranno mercoledì 7 dicembre, a Roma.
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