WASHINGTON. Parte il conto alla rovescia per le elezioni presidenziali americane in programma tra un anno, il 6 novembre 2012. Una corsa piena di incognite, legate alla crisi economica che potrebbe penalizzare Barack Obama ma anche all'incertezza su chi sara' lo sfidante repubblicano.
Il primo presidente afroamericano mantiene una buona immagine ma ha ha perso l'appoggio incondizionato delle minoranze e delle class medie che era stato decisivo per la sua vittoria. Inoltre nessuno e' mai stato confermato alla Casa Bianca con un tasso di disoccupazione superiore al 7% e ultimamente il tasso si e' attestato al 9%. Il Partito repubblicano ha individuato proprio nell'economia il tallone d'Achille di Obama e continua a martellarlo, ma al momento non ha individuato un leader credibile.
Nell primarie i favoriti restano l'ex governatore del Massachusetts, Mitt Romney, e il governatore del Texas, Rick Perry, con l'imprenditore delle pizze Herman Cain, il nero che piace al Tea Party, possibile guastafete se sapra' mettersi alle spalle lo scandalo sulle presunte molestie sessuali.
Il primo presidente afroamericano mantiene una buona immagine ma ha ha perso l'appoggio incondizionato delle minoranze e delle class medie che era stato decisivo per la sua vittoria. Inoltre nessuno e' mai stato confermato alla Casa Bianca con un tasso di disoccupazione superiore al 7% e ultimamente il tasso si e' attestato al 9%. Il Partito repubblicano ha individuato proprio nell'economia il tallone d'Achille di Obama e continua a martellarlo, ma al momento non ha individuato un leader credibile.
Nell primarie i favoriti restano l'ex governatore del Massachusetts, Mitt Romney, e il governatore del Texas, Rick Perry, con l'imprenditore delle pizze Herman Cain, il nero che piace al Tea Party, possibile guastafete se sapra' mettersi alle spalle lo scandalo sulle presunte molestie sessuali.
Tags
Esteri