Vendola: gip Bari dispone imputazione coatta per diffamazione

BARI. Guai giudiziari in vista per Nichi. Il gip di Bari Vito Fanizzi ha disposto l'imputazione coatta per il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, per il reato di diffamazione a mezzo stampa e via internet in relazione a un'intervista rilasciata nell'estate 2009 al quotidiano spagnolo El Pais nella quale il leader di Sel avrebbe diffamato l'ex parlamentare e attuale coordinatore regionale della Puglia prima di tutto, Salvatore Greco.

LE FRASI INCRIMINATE - Le frasi incriminate vennero rilasciate quando da poco a Bari era scoppiato lo scandalo Tarantini, l'imprenditore barese che ha portato nelle residenze di Silvio Berlusconi circa 30 escort, e a ridosso della chiusura di una delle inchieste sulla sanita' pugliese che attualmente vede imputati, tra gli altri, proprio Gianpaolo Tarantini e Tato Greco.

''Vendola - sostiene Greco nella querela - definiva intenzionalmente il sistema Tarantini-Tato Greco come un miscuglio di dolce vita, prostitute e cocaina al fine di gettare discredito sulla mia figura''. Per il giudice ''le frasi pronunciate da Nichi Vendola vanno ben al di la' di una sia pur dura critica politica'', come invece aveva sostenuto il pm inquirente.

Per la stessa intervista Vendola fu querelato anche dall'ex ministro per gli Affari regionali Raffaele Fitto. In questo caso la Procura di Trani ha chiesto il rinvio a giudizio di Vendola per diffamazione.

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