ROMA. "Oggi ho potuto toccare con mano il risveglio dell’orgoglio della nostra gente sempre più orgogliosa di militare nel Pdl, partito fondato e voluto da Silvio Berlusconi. Stiamo scaldando i motori per essere competitivi nel 2013". Così Angelino Alfano, segretario del Pdl, racconta in un'intervista su 'Il Giornale' la sua prima volta da segretario nei congressi provinciali del Pdl.
"Se il Pdl prende decisioni all’unanimità ci accusano di essere una caserma, se le prende a maggioranza si dice che è nel caos. Il punto vero è che più di un milione e centomila iscritti avranno voce come avevamo promesso. Nel nostro partito - incalza Alfano - non ci saranno più nominati dall’alto anche perché io non voglio nominare nessuno. Il corpo umano è fatto per occupare solo una sedia. Quello che conta è che ovunque ci sarà un congresso ci sarà la voce libera degli iscritti che possono dire cosa pensano. La dinamica democratica - sottolinea il segretario del Pdl - riprenderà il suo corso in maniera naturale nel 2013. Spero che nessuno tifi per la crisi economica per promuovere la realizzazione di questo disegno".
E per concludere, in merito alla Lega Alfano afferma "resta un filo forte nei rapporti e nelle alleanze negli enti territoriali. Non siamo all’inseguimento di nessuno ma questa momentanea divisione non è né irrecuperabile né irreversibile".
"Se il Pdl prende decisioni all’unanimità ci accusano di essere una caserma, se le prende a maggioranza si dice che è nel caos. Il punto vero è che più di un milione e centomila iscritti avranno voce come avevamo promesso. Nel nostro partito - incalza Alfano - non ci saranno più nominati dall’alto anche perché io non voglio nominare nessuno. Il corpo umano è fatto per occupare solo una sedia. Quello che conta è che ovunque ci sarà un congresso ci sarà la voce libera degli iscritti che possono dire cosa pensano. La dinamica democratica - sottolinea il segretario del Pdl - riprenderà il suo corso in maniera naturale nel 2013. Spero che nessuno tifi per la crisi economica per promuovere la realizzazione di questo disegno".
E per concludere, in merito alla Lega Alfano afferma "resta un filo forte nei rapporti e nelle alleanze negli enti territoriali. Non siamo all’inseguimento di nessuno ma questa momentanea divisione non è né irrecuperabile né irreversibile".
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