Amianto: operaio tarantino chiede risarcimento agli Usa

TARANTO. Un operaio di Taranto che ha contratto il mesotelioma pleurico, chiedera' il risarcimento agli Stati Uniti per aver lavorato a lungo su navi Usa contaminate da amianto.
L'istanza sara' presentata, tramite l'associazione Contramianto, dall' avvocato Mitchell Cohen di Philadelphia e lo studio legale italiano Ceriani.

Si tratta del 41esimo caso di mesotelioma registrato da Contramianto in Marina Militare e Arsenale di Taranto, per il quale e' gia' stata riconosciuta la malattia professionale.

«Anche per questo lavoratore - sottolinea in una nota Luciano Carleo, presidente di Contramianto - sarà possibile richiedere da subito il cosiddetto "risarcimento americano" che va ad aggiungersi a tutte le altre possibili azioni che potranno essere intentate in sede giuridica per far valere i propri diritti». È l'ennesimo caso di mesotelioma che colpisce un operaio tarantino, conclude Carleo, «che si aggiunge al lunghissimo elenco di quanti in questi anni hanno manifestato patologie asbesto correlate per aver lavorato in Marina Militare a bordo di navi e sommergibili come marinai o come operai nei lavori di manutenzione e costruzione navale esposti all'amianto che inquinava tutti i locali con le sue micidiali fibre cancerogene».

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