di Nicola Zuccaro. Il tanto atteso regalo di Natale per i tifosi biancorossi in chiusura del 2011 non è arrivato. Il Bari pareggia ancora fra le mura amiche abbonandosi al 2-2 come nel confronto casalingo di 12 giorni fa contro il Cittadella. Le premesse per ottenere quel successo che manca in casa da oltre due mesi c'erano con l'inedito 1-2 messo a segno dai Galletti nel primo tempo.
Una zuccata di Dos Santos al 1' su corner calciato dalla destra e la calibrata punizione calciata da De Falco per il raddoppio confermano di questo Bari l'asse realizzativo difesa-centrocampo sostitutivo di un attacco che apparso ancora una volta sterile ha evidenziato timidi segnali di presenza con la serpentina di Stoian che al 4'pt svirgolettava sulla sinistra. Il rumeno atteso per una conferma dopo la doppietta di Brescia è apparso affaticato tanto da dover essere sostituito per infortunio nella ripresa da Castillo. L'argentino tornando a calcare il S. Nicola dopo il reintegro nella rosa ha cercato con molta buona volontà e poco raziocinio a far salire una squadra che per i palloni persi a centrocampo ha consentito al Vicenza di pareggiare. Bari punito non solo perchè sciupone, ma anche dall'avvicendamento tattico Marotta - Kopunek operato da Torrente. Un cambio che è stato ancora una volta incompreso da qui 4.000 presenti sugli spalti che hanno contestato il tecnico biancorosso sin dall'inizio di una gara che il Bari non ha saputo vincere, principalmente, per le idee poco chiare del suo allenatore. Questo è stato il pensiero dominante di un pubblico gelato dal freddo polare al triplice fischio.
Una zuccata di Dos Santos al 1' su corner calciato dalla destra e la calibrata punizione calciata da De Falco per il raddoppio confermano di questo Bari l'asse realizzativo difesa-centrocampo sostitutivo di un attacco che apparso ancora una volta sterile ha evidenziato timidi segnali di presenza con la serpentina di Stoian che al 4'pt svirgolettava sulla sinistra. Il rumeno atteso per una conferma dopo la doppietta di Brescia è apparso affaticato tanto da dover essere sostituito per infortunio nella ripresa da Castillo. L'argentino tornando a calcare il S. Nicola dopo il reintegro nella rosa ha cercato con molta buona volontà e poco raziocinio a far salire una squadra che per i palloni persi a centrocampo ha consentito al Vicenza di pareggiare. Bari punito non solo perchè sciupone, ma anche dall'avvicendamento tattico Marotta - Kopunek operato da Torrente. Un cambio che è stato ancora una volta incompreso da qui 4.000 presenti sugli spalti che hanno contestato il tecnico biancorosso sin dall'inizio di una gara che il Bari non ha saputo vincere, principalmente, per le idee poco chiare del suo allenatore. Questo è stato il pensiero dominante di un pubblico gelato dal freddo polare al triplice fischio.
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