Bilancio: via libera della I commissione

BARI. Sono stati licenziati dalla I commissione a maggioranza e con il voto contrario del PdL, UDC e Puglia prima di tutto i due disegni di legge sul bilancio di previsione 2012 e pluriennale 2012-2014 della Regione e sulla relative disposizioni. Alla riunione, presieduta da Arcangelo Sannicandro (SEL), hanno anche partecipato gli assessori al Bilancio, Michele Pelillo, all’Ambiente Lorenzo Nicastro e al Turismo Silvia Godelli.
I provvedimenti sono stati approvati con alcuni emendamenti, in particolare con riferimento alla istituzione di tre capitoli di nuova istituzione nel bilancio autonomo di competenza del Servizio ciclo rifiuti e bonifica (per il momento privi di imputazione di spesa), che riguardano la decontaminazione, smaltimento e bonifica dell’amianto; l’implementazione della raccolta differenziata, il riutilizzo ed il recupero della materia; il sostegno alle iniziative in materia di riutilizzo e recupero dei rifiuti. Confermata l’introduzione dell’ecotassa. Al riguardo il capogruppo del PdL Rocco Palese, pur pronunciandosi a favore della sua introduzione, ha evidenziato le sua perplessità circa la insufficienza degli impianti di compostaggio che potrebbe portare al trattamento dei rifiuti fuori regione con conseguente aggravio dei costi. Senza considerare poi l’esigenza di introdurre strumenti per sanzionare in maniera piu’ adeguata le amministrazioni inadempimenti. L’assessore Nicastro ha confutato queste posizioni, facendo presente che gli impianti di compostaggio ci sono, che non vi sono altre possibilità di colpire ulteriormente i Comuni poco attivi se non aumentando l’aliquota di imposta che saranno costretti a pagare e che, comunque, i cittadini dei Comuni che raggiungono meno del 30% di raccolta differenziata dovranno pagare al massimo 12,90 euro in più all’anno.
Altro emendamento approvato quello che demanda le funzioni delle commissione preposta alla liquidazione dell’ex Ersap al Servizio Demanio e Patromonio (astensione di Angelo Disabato, LPpV e Michele Pelillo, SEL). Altro articolo oggetto di lunga discussione quello per gli “interventi per la cittadinanza sociale e la legalità” con un finanziamento di 200.000 euro. Rispetto ai rilievi dell’opposizione che lo riteneva pleonastico e che chiedeva di impiegare i 200.000 euro per il potenziamento del Servizio civile regionale previsto all’art. successivo (25) con un budget di 100.000 euro, è stato necessario l’intervento dell’assessore proponente Nicola Fratoianni, appositamente rintracciato al telefono, per spiegare che si tratta di creare un canale di intervento specifico per fare fronte adeguatamente alle richieste in merito delle associazioni, scuole e comuni. Peraltro non si tratta di fondi aggiuntivi ma di una rimodulazione di quelli a disposizione dell’assessorato. Alla fine salomonicamente si è deciso di ridurre il budget a 150.000 per la legalità rimpinguando di altre 50.000 quello per il servizio civile regionale.
In apertura di seduta l’assessore Pelillo ha evidenziato in particolare come quest’anno, per la prima volta, a seguito delle innovazioni introdotte dall’ultima legge di stabilità, il patto di stabilità anzichè essere fatto a consuntivo della legge di bilancio va fatto a distanza di un mese dall’approvazione di quest’ultimo. Questo ha reso necessario capire, con non poche difficoltà, lo spazio operativo a disposizione, rispetto al quale il governo regionale ha ritenuto di procedere con lo sforamento controllato, che consente le condizioni giuste per avere in sede di previsione, gli spazi sufficienti per garantire il cofinanziamento dei progetti dell’Unione europea, per il bilancio e per i residui passivi, con un allineamento tra competenza e cassa.
In merito alla sanità Pelillo ha enfatizzato il brillante risultato che si sta ottenendo con l’attuazione del Piano di rientro (2010-2012), partito con un anno di ritardo (è stato firmato a fine novembre scorso). In un anno di effettiva operatività dello stesso sono stati conseguiti i risultati finanziari di quasi due anni, con uno scostamento di 31, 5 milioni. In merito alle tasse, l’IRAP risulta già ipotecata nel Piano di rientro mentre per quel che riguarda l’IRBA – ha aggiunto l’assessore – (che peraltro sta dando un gettito inferiore per via del fatto che molti pugliesi stanno economizzando sul consumo di benzina), il relativo introito (14 milioni) è stato utilizzato per finanziare il fondo per le non autosufficienze. La conferma dell’incremento Irpef è dovuta allo scostamento nelle previsioni da parte del ministero dell’Economia del fondo sanitario da attribuire alla Puglia. Infine sul bilancio autonomo della Regione pesa il taglio di 400 milioni operato dallo Stato sui trasferimenti vincolati (Bassanini). “E’ illusorio pensare – ha concluso Pelillo – che il bilancio possa compensare i tagli. E’ possibile solo ottimizzare e colmare qualche esigenza, individuando le priorità”.
Critico su questa impostazione Palese secondo cui c’erano gli spazi nelle pieghe del bilancio per eliminare l’addizionale sulla benzina imposta ai pugliesi che – ha ricordato – sono costretti a pagare 338 milioni di tassazione aggiuntiva complessiva. Sulla sanità – ha aggiunto – “non si riesce a prendere il toro per le corna”, dato che mancano strutture di controllo vere e ha lanciato la proposta di istituire nelle aziende sanitarie dei “comitati di sorveglianza” composti da esperti designati dai cittadini. Ha poi ricordato l’impegno preso dall’assessore Fiore di portare in consiglio una proposta organica che, in collaborazione con le associazioni di volontariato, garantisca in tutta la regione il servizio di trasporto e di assistenza dei malati oncologici. Infine il problema di assicurare gli stipendi al personale dei Consorzi di bonifica per i quali urge la definizione del percorso di riforma come previsto.
“Un bilancio che fa guardare al futuro con tranquillità, ma che è anche troppo prudente e non fa molto per lo sviluppo del territorio”. Così lo ha definito Giovanni De Leonardis, che ha chiesto di conoscere i bilanci delle società partecipate della Regione (Acquedotto Pugliese, Innova Puglia, Aereoporti di Puglia, etc) e di conoscere quali sono gli obiettivi dei manager che li dirigono. De Leonardis ha anche evidenziato comme il turismo non sia più oramai governato dalla Regione Puglia, visto che quasi tutte le risorse a disposizione (quasi 5 milioni) sono state attribuite a Puglia Promozione.
L’IRBA è come se fosse una tassa di scopo per i servizi sociali. Lo ha detto Michele Losappio (SEL) che ha anche sottolineato come anche in tempi di vacche magre non va bene fare tagli sulla cultura, che resta uno dei fiori all’occhiello della Amministrazione Vendola. Per quanto riguarda la riduzione del 5% prevista per le agenzie regionali, Losappio ha espresso le necessità di entrare nel merito delle singole situazioni, evitando da fare ricorso a logiche “populistiche raccogliticce”.

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