Bilancio: partono le audizioni di organizzazioni e sindacati in Consiglio

BARI. Prima del passaggio della manovra finanziaria, si sono tenute questa mattina in I Commissione (Bilancio), le audizioni delle associazioni di categoria, delle Università e dei sindacati. Il presidente Arcangelo Sannicandro ha dato la parola ai rappresentanti delle organizzazioni intervenute, tra cui le sezioni regionali di Cgil, Cisl, Uil, che hanno sollecitato il Governo regionale a perseguire una “gestione razionale e trasparente delle risorse pubbliche, dando priorità al finanziamento delle politiche sociali, per sostenere le fasce di popolazione più deboli”. Non è mancato l’appello alla tutela della salute dei cittadini, attraverso l’attivazione di strutture e servizi di sanità territoriale, l’esenzione dal pagamento del ticket per i disoccupati e cassintegrati e alla garanzia di un trasporto pubblico locale “dignitoso ed efficiente”. “Urgente” anche la questione riguardante i Consorzi di bonifica, per i quali viene richiesta “piena autonomia” e il cui mancato finanziamento “pregiudicherebbe il pagamento degli stipendi dei lavoratori”. Posizione ribadita dalla Copagri e dall’Unione regionale delle bonifiche che ha chiesto “l’erogazione dei 15 milioni di euro necessari alle spese di funzionamento dei consorzi e l’approvazione della legge di riforma per il ritorno all’autogoverno”.
“Maggiore attenzione nei confronti del mondo cooperativo” è stata invocata da Legacoop, Confcooperative, Unci, Agci che hanno sottolineando l’azzeramento dei finanziamenti alle Cooperative, a cui si è aggiunta la richiesta della Confartigianato di “facilitare l’accesso al credito per le piccole e medie imprese” e di sostenere le attività dei consorzi Export “per contrastare la riduzione dei consumi nel mercato interno”.
Al termine degli interventi, ha preso la parola l’assessore al Bilancio Michele Pelillo che ha sottolineato come, nonostante i tagli effettuati dal governo nazionale, “l’ammontare delle risorse finanziarie messe a disposizione dalla Regione per il 2012 sia rimasto invariato, e che la manovra abbia provveduto solo a rimodulare gli stanziamenti in base alle esigenze ritenute prioritarie”

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