BRINDISI. Una inchiesta e' stata aperta dalla Procura della Repubblica di Brindisi sulla morte di un bambino di due mesi avvenuta alla vigilia di Natale all'ospedale 'Perrino'. Lo riportano alcuni quotidiani regionali. I genitori risiedono a Tuglie, in provincia di Lecce. E infatti hanno presentato denuncia ai carabinieri della Stazione di Sannicola di Lecce che, come scrive la Gazzetta del Mezzogiorno, ''l'hanno inoltrata alla procura di Brindisi competente per territorio''.
Il bimbo era nato all'ospedale di Tricase. ''Un parto non facile'', continua il quotidiano pugliese. ''Il bambino non stava bene e per tre settimane rimase ricoverato in Terapia intensiva. Fu accertato che aveva un problema cardiaco. Una malformazione non grave, risolvibile - avrebbero sostenuto - con un intervento chirurgico, delicato, da effettuare al quarto mese di vita. L'intervento doveva essere fatto nel reparto di Pediatria del Perrino''. Alle dimissioni dal nosocomio erano seguiti giorni tranquilli in cui il piccolo sarebbe cresciuto e avrebbe mangiato regolarmente arrivando al peso di quattro chili ''quando la mamma nei giorni scorsi lo porta di nuovo in ospedale. Il controllo era programmato, ma da qualche giorno il piccolo mangia meno e quindi c'e' un po' di preoccupazione. In ospedale la temperatura corporea arriva a trentanove''.
Da Tricase il bimbo viene trasferito al Perrino. ''Viene portato in Terapia intensiva e sottoposto a trattamento con cortisone''. La sera del 24 dicembre arriva la morte. Secondo la madre ''il bambino e' morto a causa di qualche virus contratto da bambini ricoverati nel reparto infettivi dell'ospedale di Tricase con i quali sarebbe entrato in contatto''. Gli inquirenti hanno acquisito la cartella clinica ''e sara' conferito incarico ad un perito. Non ci sara', pero', autopsia perche' - conclude la Gazzetta - nel frattempo il corpicino e' stato tumulato nel cimitero di Tuglie''.
Il bimbo era nato all'ospedale di Tricase. ''Un parto non facile'', continua il quotidiano pugliese. ''Il bambino non stava bene e per tre settimane rimase ricoverato in Terapia intensiva. Fu accertato che aveva un problema cardiaco. Una malformazione non grave, risolvibile - avrebbero sostenuto - con un intervento chirurgico, delicato, da effettuare al quarto mese di vita. L'intervento doveva essere fatto nel reparto di Pediatria del Perrino''. Alle dimissioni dal nosocomio erano seguiti giorni tranquilli in cui il piccolo sarebbe cresciuto e avrebbe mangiato regolarmente arrivando al peso di quattro chili ''quando la mamma nei giorni scorsi lo porta di nuovo in ospedale. Il controllo era programmato, ma da qualche giorno il piccolo mangia meno e quindi c'e' un po' di preoccupazione. In ospedale la temperatura corporea arriva a trentanove''.
Da Tricase il bimbo viene trasferito al Perrino. ''Viene portato in Terapia intensiva e sottoposto a trattamento con cortisone''. La sera del 24 dicembre arriva la morte. Secondo la madre ''il bambino e' morto a causa di qualche virus contratto da bambini ricoverati nel reparto infettivi dell'ospedale di Tricase con i quali sarebbe entrato in contatto''. Gli inquirenti hanno acquisito la cartella clinica ''e sara' conferito incarico ad un perito. Non ci sara', pero', autopsia perche' - conclude la Gazzetta - nel frattempo il corpicino e' stato tumulato nel cimitero di Tuglie''.