di Francesco Brescia. Di seguito riportiamo il testo integrale della missiva inoltrata dall'avv. Dario Galantino (MpA Bisceglie) al primo cittadino di Bisceglie avv. Francesco Carlo Spina in merito alla sicurezza urbana e all'incolumità dei cittadini.
“Spett.le sig. Sindaco,
in qualità di coordinatore cittadino del Movimento per le Autonomie sono a segnalarle una situazione di disagio che vive la nostra città.
Ormai da parecchi mesi sto raccogliendo numerose segnalazioni, da parte di privati cittadini e negozianti, circa una sorta di invasione di stranieri che richiedono delle somme di denaro a titolo di offerta.
Queste persone, adulte e minori, occupano vari incroci semaforici, le vie del centro cittadino ed entrano finanche nelle attività commerciali per chiedere le offerte ai negozianti. Spesso alcuni si fermano, anche per ore, al di fuori dai negozi di alimentari.
Il modo di chiedere le somme è apparso ai cittadini troppo insistente e pressante, a volte puntando sulla protezione divina, e a volte minacciando disgrazie in caso di mancata elargizione.
Le rammento che l’art. 10 del Regolamento di polizia urbana, al n. 9, tra le altre attività vietate a tutela della incolumità e della igiene pubblica cita “avere atteggiamenti e comportamenti che arrecano fastidio e pericolo nei confronti degli utenti delle strade pubbliche o ad uso pubblico, intralciando il flusso pedonale e veicolare. Nello specifico è vietato sdraiarsi o sedersi per terra sui marciapiedi, allestire bivacchi, avvicinarsi ai veicoli in circolazione per effettuare questue o per offrire servizi quali la pulizia o il lavaggio dei parabrezza o di altre parti del veicolo”.
Inoltre il cd. Pacchetto sicurezza ha ampliato i poteri di intervento del primo cittadino in relazione all’ordine e alla sicurezza pubblica: il Sindaco può adottare provvedimenti anche contigibili ed urgenti al fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana.
Nella situazione denunciata si ravvisa principalmente una minaccia per la sicurezza urbana, intesa quale bene pubblico da tutelare attraverso attività poste a difesa del rispetto delle norme che regolano la vita civile, per migliorare le condizioni di vivibilità nei centri urbani, la convivenza civile e la coesione sociale. Quindi, bisognerebbe eliminare quei comportamenti che, come l’accattonaggio molesto, possano offendere la pubblica decenza, anche per le modalità con cui si manifestano, ovvero possano turbare il libero utilizzo degli spazi pubblici o la fruizione cui sono destinati o che rendano difficoltoso o pericoloso l’accesso ad essi.
Tuttavia non si dovrebbe tenere la guardia bassa anche sull’incolumità pubblica, nel senso di integrità fisica della popolazione, in quanto alcuni di questi soggetti, una volta entrati nelle attività commerciali per chiedere l’offerta, e verificato che il commerciante è solo, potrebbero essere portati ad intraprendere attività criminose. Meglio prevenire.
Questo tipo di fenomeno, cresciuto anche per la presenza nella nostra città di ospiti stranieri, alloggiati presso una struttura privata ma liberi di girare per la città senza alcun tipo di controllo, meriterebbe un freno da parte delle istituzioni preposte, se è vero che di Bisceglie se ne vuol fare una città turistica.
Piena libertà per tutti ma maggior controllo sul territorio al fine di evitare pericolose distorsioni.
Il movimento che rappresento le sarà grato se vorrà prestare attenzione alla situazione denunciata e prendere i provvedimenti più opportuni nell’interesse della città”.
“Spett.le sig. Sindaco,
in qualità di coordinatore cittadino del Movimento per le Autonomie sono a segnalarle una situazione di disagio che vive la nostra città.
Ormai da parecchi mesi sto raccogliendo numerose segnalazioni, da parte di privati cittadini e negozianti, circa una sorta di invasione di stranieri che richiedono delle somme di denaro a titolo di offerta.
Queste persone, adulte e minori, occupano vari incroci semaforici, le vie del centro cittadino ed entrano finanche nelle attività commerciali per chiedere le offerte ai negozianti. Spesso alcuni si fermano, anche per ore, al di fuori dai negozi di alimentari.
Il modo di chiedere le somme è apparso ai cittadini troppo insistente e pressante, a volte puntando sulla protezione divina, e a volte minacciando disgrazie in caso di mancata elargizione.
Le rammento che l’art. 10 del Regolamento di polizia urbana, al n. 9, tra le altre attività vietate a tutela della incolumità e della igiene pubblica cita “avere atteggiamenti e comportamenti che arrecano fastidio e pericolo nei confronti degli utenti delle strade pubbliche o ad uso pubblico, intralciando il flusso pedonale e veicolare. Nello specifico è vietato sdraiarsi o sedersi per terra sui marciapiedi, allestire bivacchi, avvicinarsi ai veicoli in circolazione per effettuare questue o per offrire servizi quali la pulizia o il lavaggio dei parabrezza o di altre parti del veicolo”.
Inoltre il cd. Pacchetto sicurezza ha ampliato i poteri di intervento del primo cittadino in relazione all’ordine e alla sicurezza pubblica: il Sindaco può adottare provvedimenti anche contigibili ed urgenti al fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana.
Nella situazione denunciata si ravvisa principalmente una minaccia per la sicurezza urbana, intesa quale bene pubblico da tutelare attraverso attività poste a difesa del rispetto delle norme che regolano la vita civile, per migliorare le condizioni di vivibilità nei centri urbani, la convivenza civile e la coesione sociale. Quindi, bisognerebbe eliminare quei comportamenti che, come l’accattonaggio molesto, possano offendere la pubblica decenza, anche per le modalità con cui si manifestano, ovvero possano turbare il libero utilizzo degli spazi pubblici o la fruizione cui sono destinati o che rendano difficoltoso o pericoloso l’accesso ad essi.
Tuttavia non si dovrebbe tenere la guardia bassa anche sull’incolumità pubblica, nel senso di integrità fisica della popolazione, in quanto alcuni di questi soggetti, una volta entrati nelle attività commerciali per chiedere l’offerta, e verificato che il commerciante è solo, potrebbero essere portati ad intraprendere attività criminose. Meglio prevenire.
Questo tipo di fenomeno, cresciuto anche per la presenza nella nostra città di ospiti stranieri, alloggiati presso una struttura privata ma liberi di girare per la città senza alcun tipo di controllo, meriterebbe un freno da parte delle istituzioni preposte, se è vero che di Bisceglie se ne vuol fare una città turistica.
Piena libertà per tutti ma maggior controllo sul territorio al fine di evitare pericolose distorsioni.
Il movimento che rappresento le sarà grato se vorrà prestare attenzione alla situazione denunciata e prendere i provvedimenti più opportuni nell’interesse della città”.