BARI. “Il Piano Scolastico della provincia di Lecce, di recente approvato dalla giunta provinciale, non appare completamente rispondente alle esigenze di un territorio che, per emergere, ha bisogno di un’offerta formativa diversificata e accessibile a tutta l’utenza e su tutto il territorio provinciale. Gli stessi accorpamenti, pur necessari per razionalizzare i costi e per dar seguito alle riforme normative, non possono però penalizzare eccellenze e creare ibridi che mal si conciliano con una moderna visione dell’offerta formativa”. E’ quanto dichiara il Consigliere regionale MeP, Antonio Buccoliero, a margine delle polemiche che hanno caratterizzato l’approvazione, da parte della giunta provinciale leccese, del nuovo Piano Scolastico dell’offerta formativa provinciale.
“Il mio sconcerto e quello di tantissimi studenti, genitori, professori e dirigenti scolastici – continua Buccoliero - sta nel fatto che è mancata l’interlocuzione finale con gli istituti presenti in provincia di Lecce e che ha determinato uno sfasamento tra territori, utenza e istituti formativi. E’ emblematico il caso dell’accorpamento del Costa e del Calasso, ma anche l’assenza di un Istituto Biotecnologico nel Basso Salento costituisce una carenza che va immediatamente sanata. Non si può pretendere che uno studente di Leuca, per seguire un indirizzo in materie chimico-sanitarie, debba percorrere 160 km al giorno per raggiungere Lecce”.
“Nelle prossime ore – conclude Buccoliero - depositerò una interrogazione urgente all’Assessore regionale Alba Sasso perché d’intesa con la VI commissione consiliare, l’Ufficio Scolastico regionale e la Provincia di Lecce si provveda ad un riesame complessivo del Piano presentato al fine di riconsiderare alcune legittime aspirazioni del territorio”.
“Il mio sconcerto e quello di tantissimi studenti, genitori, professori e dirigenti scolastici – continua Buccoliero - sta nel fatto che è mancata l’interlocuzione finale con gli istituti presenti in provincia di Lecce e che ha determinato uno sfasamento tra territori, utenza e istituti formativi. E’ emblematico il caso dell’accorpamento del Costa e del Calasso, ma anche l’assenza di un Istituto Biotecnologico nel Basso Salento costituisce una carenza che va immediatamente sanata. Non si può pretendere che uno studente di Leuca, per seguire un indirizzo in materie chimico-sanitarie, debba percorrere 160 km al giorno per raggiungere Lecce”.
“Nelle prossime ore – conclude Buccoliero - depositerò una interrogazione urgente all’Assessore regionale Alba Sasso perché d’intesa con la VI commissione consiliare, l’Ufficio Scolastico regionale e la Provincia di Lecce si provveda ad un riesame complessivo del Piano presentato al fine di riconsiderare alcune legittime aspirazioni del territorio”.
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