di Andrea Cataldo. Sta tutto nel vedere il bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno. Sì, perché se non fai punti da quasi un mese e ne porti a casa uno, allora il bicchiere è mezzo pieno; se vinci 3 a 1 fino a meno di un quarto d’ora dal termine e ti fai rimontare, allora il bicchiere non è solo mezzo vuoto ma è pieno anche di acqua sporca.
Insomma, Cosmi è sulla panchina del Lecce da appena 2 settimane, non si possono pretendere miracoli, ma è inutile negare che il problema della squadra appare essere sempre lo stesso: troppa poca attenzione nei minuti finali della gara. Successe col Milan quando clamorosamente recuperarono un 3 a 0 che sembrava ormai scontato, successe col Catania quando all’ultimo minuto perdemmo la gara. Oggi è accaduto qualcosa di simile: i giallorossi hanno giocato bene e creato gioco, sono stati capaci di rimontare lo svantaggio, passando dall’1 a 0 iniziale al 3 a 1 al 77’. Ma poi? È andata via la corrente dalle gambe, si è persa l’intensità e la concentrazione dei primi minuti, quella concentrazione che alla lunga ti fa vincere. Certo, la sfortuna ha giocato anche la sua parte, per carità , quando il portiere titolare si fa male e devi sostituirlo non puoi aspettarti che la squadra prenda fiducia. Entrambe le compagini si sono affrontate a viso aperto e i parmensi hanno più volte rischiato di finire sconfitti fra le mura di casa. Splendido Di Michele che ritorna a segnare una doppietta dopo il lungo infortunio, bene anche Cuadrado e Muriel. La strada è quella giusta, ed è la seconda volta che il Lecce riesce a portare a casa una non sconfitta da una trasferta, detta così sembra quasi una buona cosa, purtroppo bisognava vincere. Con i “se” e con i “ma” non si è mai costruito niente, non iniziamo a lamentarci di nuovo e diamo fiducia al tecnico che ha bisogno di tempo e di spazio per lavorare in serenità . Avanti Lecce!
LECCE: Julio Sergio(33’ Gabrieli), Oddo, Carrozzieri, Ferrario, Esposito(46’ Brivio), Strasser, Giacomazzi, Olivera, Cuadrado, Di Michele, Muriel(78’ Grossmuller).
PARMA: Mirante, Gobbi, Lucarelli(82’ Jadid), Paletta, Zaccardo, Modesto(73’ Palladino), Galloppa, Morrone, Valiani(64’ Pelle), Biabiany, Floccari.
Insomma, Cosmi è sulla panchina del Lecce da appena 2 settimane, non si possono pretendere miracoli, ma è inutile negare che il problema della squadra appare essere sempre lo stesso: troppa poca attenzione nei minuti finali della gara. Successe col Milan quando clamorosamente recuperarono un 3 a 0 che sembrava ormai scontato, successe col Catania quando all’ultimo minuto perdemmo la gara. Oggi è accaduto qualcosa di simile: i giallorossi hanno giocato bene e creato gioco, sono stati capaci di rimontare lo svantaggio, passando dall’1 a 0 iniziale al 3 a 1 al 77’. Ma poi? È andata via la corrente dalle gambe, si è persa l’intensità e la concentrazione dei primi minuti, quella concentrazione che alla lunga ti fa vincere. Certo, la sfortuna ha giocato anche la sua parte, per carità , quando il portiere titolare si fa male e devi sostituirlo non puoi aspettarti che la squadra prenda fiducia. Entrambe le compagini si sono affrontate a viso aperto e i parmensi hanno più volte rischiato di finire sconfitti fra le mura di casa. Splendido Di Michele che ritorna a segnare una doppietta dopo il lungo infortunio, bene anche Cuadrado e Muriel. La strada è quella giusta, ed è la seconda volta che il Lecce riesce a portare a casa una non sconfitta da una trasferta, detta così sembra quasi una buona cosa, purtroppo bisognava vincere. Con i “se” e con i “ma” non si è mai costruito niente, non iniziamo a lamentarci di nuovo e diamo fiducia al tecnico che ha bisogno di tempo e di spazio per lavorare in serenità . Avanti Lecce!
LECCE: Julio Sergio(33’ Gabrieli), Oddo, Carrozzieri, Ferrario, Esposito(46’ Brivio), Strasser, Giacomazzi, Olivera, Cuadrado, Di Michele, Muriel(78’ Grossmuller).
PARMA: Mirante, Gobbi, Lucarelli(82’ Jadid), Paletta, Zaccardo, Modesto(73’ Palladino), Galloppa, Morrone, Valiani(64’ Pelle), Biabiany, Floccari.
Tags
Sport