LECCE. CasaPound Italia Lecce ''esprime la propria solidarieta' al consigliere comunale Roberto Martella e all'assessore provinciale Filomena D'Antini, a causa delle minacce subite da alcuni manifestanti nel corso del corteo indetto per commemorare le vittime della strage di Firenze. Questo episodio si aggiunge ai numerosi e gravi tentativi di strumentalizzazione della tragedia che ha colpito la comunita' senegalese: atti di violenza fisica e ideologica, compiuti da militanti della rete antifascista, ma avallati da noti esponenti della sinistra istituzionale''.
''A chi persegue nell'accostare il nome di CasaPound al razzismo e alla xenofobia ricordiamo che ieri si e' tenuta a Bari la presentazione della onlus Solidarite'-Identite's - spiega il responsabile regionale Giulio Quarta - un'associazione di volontariato internazionale organica a Cpi e promotrice di missioni umanitarie in Kenya, in Kosovo e in Birmania a sostegno della comunita' Karen. L'evento, programmato ben prima dei tragici fatti di Firenze, ha visto la partecipazione di una delegazione di cittadini senegalesi e del presidente della comunita' somala di Bari, Mohammed Abdi Nasir, i quali hanno accolto l'invito di CasaPound a commemorare uniti le vittime della strage, Samb Modou e Diop Mor''.
''Nel gazebo allestito per la presentazione di Solidarite'-Identite's erano appese la bandiera italiana e quella del Senegal, consegnata ieri ai responsabili di Cpi Bari dal console onorario Massimo Navach - fa sapere CasaPound - L'incontro e il confronto cordiale avuto con le delegazioni africane sono la risposta migliore alle farneticanti accuse rivolte a CasaPound dal sindaco Michele Emiliano, il quale ancora una volta aveva esercitato forti pressioni nel tentativo di impedire la manifestazione, e evidenziano la marcata differenza di comportamento tra chi agisce nella legalita' e promuove il confronto e chi, al contrario, manifesta una solidarieta' di facciata e specula sulle altrui tragedie, rendendo il clima infuocato per alimentare odio e violenza''.
SENEGALESI LECCE: DISTANTI DA CHI HA ALLONTANATO POLITICI DA CORTEO - ''Il corteo alla memoria di Modou Samb e Mor Diop, uccisi lo scorso martedi' 13 dicembre a Firenze tenutosi ieri sera a Lecce, e' stata una grande opportunita' per mettere in evidenza la fratellanza ed il legame tra il popolo salentino e gli stranieri''. Lo afferma in una nota l'Aip Teranga, l'associazione dei senegalesi organizzatrice e promotrice della manifestazione.
''Oltre un migliaio di persone di ogni razza, di ogni religione e credo politico - spiega l'associazione - si sono ritrovate insieme a sfilare per le vie di Lecce per ricordare i due fratelli uccisi e per ribadire la necessita' di eliminare ogni forma di razzismo istituzionale che in questi ultimi dieci anni ha pervaso l'Italia e contro ogni forma di violenza razzista''.
''Pur ritenendo inopportuna la partecipazione di alcuni esponenti istituzionali della destra locale che di recente hanno partecipato ad eventi organizzati dalla locale sezione di CasaPound Italia di cui il folle di Firenze era un simpatizzante, prendiamo le distanze da chi ha voluto allontanare dal corteo pacifico questi ultimi - evidenzia ancora l'associazione - perche' la manifestazione era aperta alla partecipazione di tutti i cittadini ed immigrati che si ritrovano nell'idea di una societa' dei diritti, multiculturale e libera cosi' come da tempo l'associazione Teranga cerca di realizzare''.
''A chi persegue nell'accostare il nome di CasaPound al razzismo e alla xenofobia ricordiamo che ieri si e' tenuta a Bari la presentazione della onlus Solidarite'-Identite's - spiega il responsabile regionale Giulio Quarta - un'associazione di volontariato internazionale organica a Cpi e promotrice di missioni umanitarie in Kenya, in Kosovo e in Birmania a sostegno della comunita' Karen. L'evento, programmato ben prima dei tragici fatti di Firenze, ha visto la partecipazione di una delegazione di cittadini senegalesi e del presidente della comunita' somala di Bari, Mohammed Abdi Nasir, i quali hanno accolto l'invito di CasaPound a commemorare uniti le vittime della strage, Samb Modou e Diop Mor''.
''Nel gazebo allestito per la presentazione di Solidarite'-Identite's erano appese la bandiera italiana e quella del Senegal, consegnata ieri ai responsabili di Cpi Bari dal console onorario Massimo Navach - fa sapere CasaPound - L'incontro e il confronto cordiale avuto con le delegazioni africane sono la risposta migliore alle farneticanti accuse rivolte a CasaPound dal sindaco Michele Emiliano, il quale ancora una volta aveva esercitato forti pressioni nel tentativo di impedire la manifestazione, e evidenziano la marcata differenza di comportamento tra chi agisce nella legalita' e promuove il confronto e chi, al contrario, manifesta una solidarieta' di facciata e specula sulle altrui tragedie, rendendo il clima infuocato per alimentare odio e violenza''.
SENEGALESI LECCE: DISTANTI DA CHI HA ALLONTANATO POLITICI DA CORTEO - ''Il corteo alla memoria di Modou Samb e Mor Diop, uccisi lo scorso martedi' 13 dicembre a Firenze tenutosi ieri sera a Lecce, e' stata una grande opportunita' per mettere in evidenza la fratellanza ed il legame tra il popolo salentino e gli stranieri''. Lo afferma in una nota l'Aip Teranga, l'associazione dei senegalesi organizzatrice e promotrice della manifestazione.
''Oltre un migliaio di persone di ogni razza, di ogni religione e credo politico - spiega l'associazione - si sono ritrovate insieme a sfilare per le vie di Lecce per ricordare i due fratelli uccisi e per ribadire la necessita' di eliminare ogni forma di razzismo istituzionale che in questi ultimi dieci anni ha pervaso l'Italia e contro ogni forma di violenza razzista''.
''Pur ritenendo inopportuna la partecipazione di alcuni esponenti istituzionali della destra locale che di recente hanno partecipato ad eventi organizzati dalla locale sezione di CasaPound Italia di cui il folle di Firenze era un simpatizzante, prendiamo le distanze da chi ha voluto allontanare dal corteo pacifico questi ultimi - evidenzia ancora l'associazione - perche' la manifestazione era aperta alla partecipazione di tutti i cittadini ed immigrati che si ritrovano nell'idea di una societa' dei diritti, multiculturale e libera cosi' come da tempo l'associazione Teranga cerca di realizzare''.