BARLETTA. “La Regione ha chiesto al governo nazionale di derogare al blocco del turn over e di poter attivare le procedure per riassumere i dipendenti che dall’inizio del 2012 sarebbero stati licenziati. Tutto lascia presupporre che la richiesta sarà accolta, se così dovesse essere vorrebbe dire che la nostra battaglia sul centro di salute mentale di Barletta ha avuto un senso”. Ruggiero Mennea, consigliere regionale del Partito Democratico, mostra ottimismo sulle sorti del Csm e del centro diurno che opera al suo interno: “Far restare al proprio posto il personale medico e sanitario che garantisce assistenza a circa settecento pazienti significherebbe riattaccare la spina staccata dai licenziamenti, ridestare la speranza e non vanificare tutti i progressi e i miglioramenti conseguiti sinora grazie all’attività del centro diurno e del centro di salute mentale. Significherebbe che gli ospiti potrebbero essere seguiti con attenzione e professionalità dal personale con il quale ormai hanno familiarizzato, fattore importantissimo, che va aldilà della terapia, per chi ogni giorno deve combattere con la malattia mentale. Questo consentirebbe alle famiglie dei pazienti di essere serene nella consapevolezza che i propri parenti stanno ricevendo l’assistenza adeguata. Il centro di salute mentale sarebbe quindi salvo e questa sarebbe una grande vittoria per chi ha creduto, come me, che neppure la politica e i numeri potessero strappare la serenità ai pazienti ed ai loro familiari . Più in generale – conclude il consigliere regionale del Pd – la riassunzione del personale medico garantirebbe il livello minimo di assistenza nelle strutture sanitarie pugliesi”.
BARLETTA. “La Regione ha chiesto al governo nazionale di derogare al blocco del turn over e di poter attivare le procedure per riassumere i dipendenti che dall’inizio del 2012 sarebbero stati licenziati. Tutto lascia presupporre che la richiesta sarà accolta, se così dovesse essere vorrebbe dire che la nostra battaglia sul centro di salute mentale di Barletta ha avuto un senso”. Ruggiero Mennea, consigliere regionale del Partito Democratico, mostra ottimismo sulle sorti del Csm e del centro diurno che opera al suo interno: “Far restare al proprio posto il personale medico e sanitario che garantisce assistenza a circa settecento pazienti significherebbe riattaccare la spina staccata dai licenziamenti, ridestare la speranza e non vanificare tutti i progressi e i miglioramenti conseguiti sinora grazie all’attività del centro diurno e del centro di salute mentale. Significherebbe che gli ospiti potrebbero essere seguiti con attenzione e professionalità dal personale con il quale ormai hanno familiarizzato, fattore importantissimo, che va aldilà della terapia, per chi ogni giorno deve combattere con la malattia mentale. Questo consentirebbe alle famiglie dei pazienti di essere serene nella consapevolezza che i propri parenti stanno ricevendo l’assistenza adeguata. Il centro di salute mentale sarebbe quindi salvo e questa sarebbe una grande vittoria per chi ha creduto, come me, che neppure la politica e i numeri potessero strappare la serenità ai pazienti ed ai loro familiari . Più in generale – conclude il consigliere regionale del Pd – la riassunzione del personale medico garantirebbe il livello minimo di assistenza nelle strutture sanitarie pugliesi”.