BARI. Dopo l'operazione dello scorso 16 novembre nel corso della quale, in applicazione della norme antimafia sulle misure di prevenzione patrimoniale (il cosiddetto Pacchetto sicurezza), i carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Bari eseguirono un sequestro di beni per 23 milioni di euro, questa mattina, gli stessi militari, hanno dato esecuzione, ad Altamura, Gravina in Puglia e a Venosa, nel Potentino, ad altre due misure di prevenzione patrimoniale di sequestro anticipato di beni mobili ed immobili per un valore di 5 milioni di euro.
I provvedimenti, finalizzati alla confisca, sono stati emessi dal Tribunale di Bari-Sezione per le Misure di Prevenzione (collegio presieduto da Francesca La Malfa), su proposta della Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo. Destinatario della misura patrimoniale e' ancora una volta Saverio Sorangelo, 57enne, gravinese, con numerosi precedenti penali, gia' sorvegliato speciale di pubblica sicurezza.
L'uomo venne coinvolto agli inizi degli anni duemila nella operazione 'Canto del Cigno', che all'epoca, secondo gli inquirenti, dimostro' la sua vicinanza alla criminalita' organizzata gravinese (clan Mangione-Gigante-Matera). Sorangelo, gia' nel 2002 fu destinatario, a seguito di un'indagine della Dia di Roma, di un altro provvedimento di natura patrimoniale che si concluse con il sequestro della sala ricevimenti 'Parco dei Templari', costruita in un suggestivo scorcio dell'Alta Murgia.
I provvedimenti, finalizzati alla confisca, sono stati emessi dal Tribunale di Bari-Sezione per le Misure di Prevenzione (collegio presieduto da Francesca La Malfa), su proposta della Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo. Destinatario della misura patrimoniale e' ancora una volta Saverio Sorangelo, 57enne, gravinese, con numerosi precedenti penali, gia' sorvegliato speciale di pubblica sicurezza.
L'uomo venne coinvolto agli inizi degli anni duemila nella operazione 'Canto del Cigno', che all'epoca, secondo gli inquirenti, dimostro' la sua vicinanza alla criminalita' organizzata gravinese (clan Mangione-Gigante-Matera). Sorangelo, gia' nel 2002 fu destinatario, a seguito di un'indagine della Dia di Roma, di un altro provvedimento di natura patrimoniale che si concluse con il sequestro della sala ricevimenti 'Parco dei Templari', costruita in un suggestivo scorcio dell'Alta Murgia.