BARI. Lunedi 5 dicembre il Consiglio dei Ministri varerà le prime misure urgenti per far fronte alla crisi finanziaria che ha investito il Paese. Che cosa pensano i cittadini dei possibili provvedimenti in materia fiscale al vaglio del Governo Monti? Il 75% degli italiani, sempre più in difficoltà nei propri consumi, manifesta una forte contrarietà all’ulteriore incremento, ad esempio dal 21% al 23%, delle aliquote IVA. È uno dei dati che emerge da un sondaggio realizzato, per il programma Otto e Mezzo, dall’Istituto Nazionale di Ricerche Demopolis.
Anche la reintroduzione dell’ICI sulla prima casa risulta decisamente impopolare: favorevole si dichiara poco più di un intervistato su cinque. Contrario il 73%: otto elettori su dieci del Centro Destra, ma anche i due terzi di chi si colloca politicamente nel Centro Sinistra. Cambia tutto – secondo l’indagine di Demopolis - nell’ipotesi di far gravare l’ICI soltanto sulle seconde case e sulle prime case di lusso: in tal caso la condivisione del provvedimento tra gli italiani sale al 70%. Un segno evidente della richiesta di progressività nel carico fiscale da parte dei cittadini, in un contesto nel quale quasi otto famiglie italiane su dieci possiedono una casa, ma il 5% risulta proprietario del valore di circa un quarto dell’intero patrimonio immobiliare del Paese.
“Diffuso è il timore – afferma il direttore dell’Istituto Demopolis Pietro Vento - che gli aumenti ipotizzati delle aliquote IVA e la reintroduzione dell’ICI sulla prima casa possano gravare eccessivamente sui ceti medi e sulle famiglie meno abbienti. Un’ampia maggioranza degli italiani, ben consapevole della crisi che ha investito il Paese, appare oggi disponibile ad accettare i sacrifici, sia pur impopolari, richiesti dal Governo Monti, ma solo a condizione – conclude Pietro Vento - che siano accompagnati da interventi per la crescita economica e che venga davvero garantita l’equità sociale”.
Anche la reintroduzione dell’ICI sulla prima casa risulta decisamente impopolare: favorevole si dichiara poco più di un intervistato su cinque. Contrario il 73%: otto elettori su dieci del Centro Destra, ma anche i due terzi di chi si colloca politicamente nel Centro Sinistra. Cambia tutto – secondo l’indagine di Demopolis - nell’ipotesi di far gravare l’ICI soltanto sulle seconde case e sulle prime case di lusso: in tal caso la condivisione del provvedimento tra gli italiani sale al 70%. Un segno evidente della richiesta di progressività nel carico fiscale da parte dei cittadini, in un contesto nel quale quasi otto famiglie italiane su dieci possiedono una casa, ma il 5% risulta proprietario del valore di circa un quarto dell’intero patrimonio immobiliare del Paese.
“Diffuso è il timore – afferma il direttore dell’Istituto Demopolis Pietro Vento - che gli aumenti ipotizzati delle aliquote IVA e la reintroduzione dell’ICI sulla prima casa possano gravare eccessivamente sui ceti medi e sulle famiglie meno abbienti. Un’ampia maggioranza degli italiani, ben consapevole della crisi che ha investito il Paese, appare oggi disponibile ad accettare i sacrifici, sia pur impopolari, richiesti dal Governo Monti, ma solo a condizione – conclude Pietro Vento - che siano accompagnati da interventi per la crescita economica e che venga davvero garantita l’equità sociale”.
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