LECCE. "Tutti noi desidereremmo una città perfetta, sempre attenta alle problematiche della sofferenza e degli impellenti bisogni dei cittadini, ma il libro dei sogni non fa parte della nostra storia che è fatta di concretezza". Lo sostiene il consigliere comunale delegato ai Servizi Sociali Roberto Martella in replica a Loredana Capone sulle politiche a favore dei disabili nel capoluogo salentino.
"Certamente - precisa Martella - alcuni aspetti delle affermazioni della vicepresidente della Regione Puglia sono condivisibili, ma Loredana Capone non è credibile in quanto nella sua gestione attiva della Provincia di Lecce, non ha mai dato corso alle affermazioni odierne".
"Ricordo - aggiunge - che durante il suo mandato alla Provincia in molti degli immobili della Ente non erano state abbattute le barriere architettoniche, compresi numerosi Istituti scolastici e lo stesso Palazzo dei Celestini; tutti i bus della Stp erano privi di pedana per disabili. E ancora: nella sua personale gestione del settore l’attuale vicepresidente della Regione Puglia ha addirittura sospeso il trasporto disabili degli alunni negli Istituti superiori, arrecando gravi disagi ai ragazzi e ai loro genitori.
Mi chiedo, insomma, come possa Loredana Capone inserire oggi nel suo slogan della campagna elettorale della città di Lecce Nessuno escluso!".
"Sicuramente - sottolinea ancora Martella - Lecce deve completare un percorso virtuoso in merito alle problematiche delle barriere architettoniche, ma sostenere – come fa Loredana Capone - che la nostra città non tende all’inclusione sociale, significa non vivere Lecce, come la vicepresidente non fa da tempo.
Ricordo, infine che questa Amministrazione ha già avviato in tempi non sospetti una politica legata all’abbattimento delle barriere architettoniche su numerosi marciapiedi e immobili della città, nonostante le ben note difficoltà economiche che attraversa L’Ente. Anche a Palazzo Carafa abbiamo reperito significative risorse (circa 5mila euro) per eliminare le barriere architettoniche dell’Open Space dell’Ufficio Politiche Giovanili grazie ad un contributo ottenuto con il progetto Studenti al Centro 2. Sono soldi che serviranno a garantire, con ogni probabilità, anche l’accesso ai disabili all’Urp".
"Abbiamo attivato, inoltre, - conclude Martella - un progetto per l’abbattimento delle barriere mentali con l’ausilio di due associazioni che operano sul nostro territorio al fine di sensibilizzare i nostri concittadini, cosiddetti normodotati, ad evitare di occupare impropriamente gli stalli, di non ostruire gli scivoli e i passaggi pedonali, compresi i percorsi luce e tattili degli amici non vedenti al fine di garantire la libera mobilità - che è il preludio dell’inclusione sociale - anche alle persone diversamente abili. Si tratta, peraltro, di una delibera che è stata richiesta dai comuni di Milano e di Trani. Insomma, molto è stato fatto e molto altro bisognerà fare. E l’Amministrazione Comunale è pronta, come sempre, a recitare la propria parte per alleviare le difficoltà dei cittadini meno fortunati di noi".
"Certamente - precisa Martella - alcuni aspetti delle affermazioni della vicepresidente della Regione Puglia sono condivisibili, ma Loredana Capone non è credibile in quanto nella sua gestione attiva della Provincia di Lecce, non ha mai dato corso alle affermazioni odierne".
"Ricordo - aggiunge - che durante il suo mandato alla Provincia in molti degli immobili della Ente non erano state abbattute le barriere architettoniche, compresi numerosi Istituti scolastici e lo stesso Palazzo dei Celestini; tutti i bus della Stp erano privi di pedana per disabili. E ancora: nella sua personale gestione del settore l’attuale vicepresidente della Regione Puglia ha addirittura sospeso il trasporto disabili degli alunni negli Istituti superiori, arrecando gravi disagi ai ragazzi e ai loro genitori.
Mi chiedo, insomma, come possa Loredana Capone inserire oggi nel suo slogan della campagna elettorale della città di Lecce Nessuno escluso!".
"Sicuramente - sottolinea ancora Martella - Lecce deve completare un percorso virtuoso in merito alle problematiche delle barriere architettoniche, ma sostenere – come fa Loredana Capone - che la nostra città non tende all’inclusione sociale, significa non vivere Lecce, come la vicepresidente non fa da tempo.
Ricordo, infine che questa Amministrazione ha già avviato in tempi non sospetti una politica legata all’abbattimento delle barriere architettoniche su numerosi marciapiedi e immobili della città, nonostante le ben note difficoltà economiche che attraversa L’Ente. Anche a Palazzo Carafa abbiamo reperito significative risorse (circa 5mila euro) per eliminare le barriere architettoniche dell’Open Space dell’Ufficio Politiche Giovanili grazie ad un contributo ottenuto con il progetto Studenti al Centro 2. Sono soldi che serviranno a garantire, con ogni probabilità, anche l’accesso ai disabili all’Urp".
"Abbiamo attivato, inoltre, - conclude Martella - un progetto per l’abbattimento delle barriere mentali con l’ausilio di due associazioni che operano sul nostro territorio al fine di sensibilizzare i nostri concittadini, cosiddetti normodotati, ad evitare di occupare impropriamente gli stalli, di non ostruire gli scivoli e i passaggi pedonali, compresi i percorsi luce e tattili degli amici non vedenti al fine di garantire la libera mobilità - che è il preludio dell’inclusione sociale - anche alle persone diversamente abili. Si tratta, peraltro, di una delibera che è stata richiesta dai comuni di Milano e di Trani. Insomma, molto è stato fatto e molto altro bisognerà fare. E l’Amministrazione Comunale è pronta, come sempre, a recitare la propria parte per alleviare le difficoltà dei cittadini meno fortunati di noi".