E' giallo sui fondi per la Bari-Napoli

BARI. Il governo che smentisce Rfi sul finanziamento Cipe del Nodo ferroviario di Bari e i sindaci che scendono in piazza per protestare contro i tagli dei treni in Puglia decisi da Trenitalia. È guerra di nervi tra la Regione, gli enti locali e Palazzo Chigi sui collegamenti ferroviaria e l’Alta capacità Bari-Napoli, il progetto strategico interregionale che aveva già ottenuto lo sblocco dal governo Berlusconi e per il quale era atteso l’ok del Cipe. Ieri il governatore Nichi Vendola ha solidarizzato coi sindaci pugliesi, ma ha anche chiesto la convocazione di un tavolo urgente col governo per dipanare la questione dei finanziamenti.

«Occorre che si ribalti immediatamente il paradigma che negli ultimi anni ha fatto passare anche sui binari la divisione del Paese - dice Vendola - i sindaci rappresentano il disagio di milioni di cittadini che potrebbe, solo tra qualche giorno, diventare insopportabile». Non solo il 12 dicembre scatta il nuovo orario applicato da Trenitalia, che prevede la cancellazione di 4 coppie di treni da e per la Puglia, ma sull'Alta Capacità Bari-Napoli si addensano nebbie: da un lato i dirigenti Rfi che, usciti dalla riunione presso il Dipartimento per le politiche di coesione, annunciano il de-finanziamento del Nodo ferroviario, dall’altro il ministro Fabrizio Barca che li smentisce, confermando gli stanziamenti Cipe. «A questo punto - tuona Vendola - è auspicabile la partecipazione al tavolo col governo anche di Trenitalia e Rfi, alle quali però si chiede un ruolo di attuazione degli indirizzi strategici e non, invece, di suggeritori».

Le rassicurazioni fornite dal ministro, dice Vendola, servono a poco: «resta motivo di grande preoccupazione la notizia secondo la quale la lista delle opere da finanziare sarà definita solo dopo una complessiva operazione di accertamento e istruttoria. Per cui ad oggi non sappiamo se il nodo ferroviario di Bari sarà finanziato oppure no. Per quel progetto - sottolinea il governatore - non siamo all’anno zero e non è consentito più alcun rinvio. Qualsiasi ulteriore ritardo è inaccettabile e fuori luogo». Il progetto, inizialmente inserito all’ordine del giorno della riunione Cipe, «sarebbe stato prima cancellato e poi persino rimosso dai progetti finanziati nell’ambito del contratto di programma di Rfi» aveva detto Vendola in mattinata, per poi ricevere rassicurazioni dal ministro. Eppure, «solo queste infrastrutture possono riscattare la Puglia e il Mezzogiorno dall’isolamento che si abbatte sulla mobilità delle persone e delle merci. Suona come una beffa che nella stessa seduta siano stati approvati finanziamenti per il secondo lotto dell’Alta velocità Milano- Genova - continua Vendola - e per il secondo lotto dell’Alta velocità Treviglio-Brescia, per quasi 2 miliardi di euro. Non è il segnale che sulle infrastrutture ci attendevamo dal nuovo governo».

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