Governo: parte la Fase 2. Nel mirino liberalizzazioni e riforma del mercato del lavoro

ROMA. E' fissata alle 12 di stamane la tradizionale conferenza stampa di fine anno del presidente del Consiglio che si terra' presso la sala polifunzionale di via S. Maria in via, poco distante da Palazzo Chigi. Mario Monti spiegherà quanto deciso ieri dal Consiglio dei ministri che in una riunione durata quasi tre ore si e' confrontato su contenuti e tempi di una strategia che dovra' sollecitare crescita e sviluppo dopo aver varato la manovra economica ribattezzata ''salva Italia''.

Andrea Riccardi, ministro per la Cooperazione, parlando di ''una fase tre, quattro e cinque'' che il governo e' intenzionato a seguire e non di una sola ''fase due'', sottolinea che nell'appuntamento di oggi ''sara' molto interessante sentire la lettura che Monti dara' dell'azione svolta finora e della prospettiva''.

LIBERALIZZAZIONI - Nel Cdm di ieri, senza prendere decisioni definitive, Monti si e' limitato a indicare le questioni su cui il governo dovra' intervenire. Primo punto: entro la fine di gennaio e' previsto un disegno di legge organico sulla concorrenza con l' obiettivo di favorire le liberalizzazioni, iniziando da taxi e farmacie.

FACILITAZIONI PER FONDI A INFRASTRUTTURE E GRANDI OPERE - Per quanto riguarda le infrastrutture e le grandi opere, si prevede lo sblocco di fondi e nuove regole per facilitare i progetti di finanziamento e semplificare le procedure relative al loro ottenimento. Corrado Passera, ministro per lo Sviluppo economico, ha spiegato che intende coinvolgere i privati nella realizzazione delle grandi opere. Altra priorita' e' l'accelerazione dei pagamenti ai propri fornitori da parte della Pubblica amministrazione.

RIPRENDE CONFRONTO CON PARTI SOCIALI - Accantonata per ora l'abolizione dell'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori che impedisce i licenziamenti senza giusta causa nelle aziende con piu' di 15 dipendenti, sulla riforma del mercato del lavoro Monti auspica la ripresa del confronto con le parti sociali. Il primo provvedimento potrebbe riguardare il via libera al contratto unico per favorire nuova occupazione e contrastare l'eccesso di precarizzazione.

IVA - Entro l' estate, il governo dovrebbe poi affrontare la riforma del fisco riducendo le aliquote Iva e fissando norme piu' rigide per evitare l' evasione. A questa riforma sara' collegata quella del catasto, gia' annunciata nei giorni scorsi per unificare le effettive rendite catastali agli andamenti del mercato. Sgravi fiscali saranno previsti per le imprese che favoriranno l'occupazione giovanile.

UNIVERSITA' E SCUOLA: MAGGIORI BREVETTI - Nel Cdm si e' discusso anche di scuola e giustizia. Francesco Profumo, ministro per l' Universita', rettore del Politecnico di Torino prima di assumere l' incarico di governo, e' intervenuto sui temi della ricerca spiegando che occorre perseguire la produzione di maggiori brevetti riuscendo a creare un rapporto virtuoso tra universita', centri di ricerca e mondo imprenditoriale.

SNELLIMENTO PROCESSI CIVILI - Sulla giustizia si pensa ad apposite norme per velocizzare i processi civili, oltre alla riorganizzazione dei tribunali piu' piccoli e al contrasto, che impegnera' piu' ministeri, del fenomeno della corruzione. Nella riunione di ieri, conclusasi con un accordo all'unanimita' sulle linee esposte da Monti come evidenza una nota di Palazzo Chigi, il premier ha ribadito che per avviare le nuove riforme e' necessario mantenere i conti in ordine e muoversi di concerto con l'azione dell'Unione europea. Il 30 gennaio e' infatti fissata a Bruxelles una riunione del Consiglio europeo dedicata ai problemi della crescita e dello sviluppo. Il calendario del governo prevede un altro Cdm dedicato alla discussione generale su contenuti e strategia per i prossimi mesi che potrebbe tenersi il 3 o il 4 gennaio, mentre un primo incontro con i sindacati verrebbe fissato per il 9 gennaio.

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