BARI. Arriva il gelo in Puglia e Basilicata. Secondo i meteorologi le temperature in Puglia sono destinate a calare anche di dieci gradi. Da domani le precipitazioni dovrebbero accentuarsi, con possibili spruzzate di neve sulle maggiori alture, specie sulle zone garganiche. Piogge si potrebbero avere pure martedì ma con un graduale miglioramento. Le temperature dovrebbero però restare fredde almeno fino a metà settimana.
Questa volta l’«inverno» è arrivato. Dopo un autunno con temperature abbondantemente sopra la media, in Basilicata si comincia a battere i denti. Ieri la minima è scesa a 3 gradi, mentre la massima non si è schiodata dagli 8 gradi, scendendo di sette punti rispetto solo a una settimana fa.
«Il primo vero episodio invernale - spiega il meteorologo - è favorito dalla contemporanea migrazione dell'alta pressione verso latitudini più settentrionali. Questo spostamento verso nord dell'alta pressione delle Azzorre ha indotto le correnti fredde provenienti dal Canada a scendere di latitudine fino a raggiungere il cuore del Mediterraneo. La parte più consistente dell'aria fredda si sta riversando sull'Italia meridionale».
Questa perturbazione dovrebbe portare con sé un po’ di neve. Le ultime elaborazioni meteo, infatti, parlano di possibilità di nevicate a partire da oggi a quote medie (800-1000 metri): «Ma basterebbe lo spostamento di poche decine di chilometri del minimo - spiega Brindisi - per favorire nevicate più abbondanti o, al contrario, il passaggio innocuo della depressione. In tutti i casi, l'inverno, che negli ultimi anni è stato praticamente assente sull'appennino, ha tutta l'aria di rifarsi nei prossimi mesi».
Questa volta l’«inverno» è arrivato. Dopo un autunno con temperature abbondantemente sopra la media, in Basilicata si comincia a battere i denti. Ieri la minima è scesa a 3 gradi, mentre la massima non si è schiodata dagli 8 gradi, scendendo di sette punti rispetto solo a una settimana fa.
«Il primo vero episodio invernale - spiega il meteorologo - è favorito dalla contemporanea migrazione dell'alta pressione verso latitudini più settentrionali. Questo spostamento verso nord dell'alta pressione delle Azzorre ha indotto le correnti fredde provenienti dal Canada a scendere di latitudine fino a raggiungere il cuore del Mediterraneo. La parte più consistente dell'aria fredda si sta riversando sull'Italia meridionale».
Questa perturbazione dovrebbe portare con sé un po’ di neve. Le ultime elaborazioni meteo, infatti, parlano di possibilità di nevicate a partire da oggi a quote medie (800-1000 metri): «Ma basterebbe lo spostamento di poche decine di chilometri del minimo - spiega Brindisi - per favorire nevicate più abbondanti o, al contrario, il passaggio innocuo della depressione. In tutti i casi, l'inverno, che negli ultimi anni è stato praticamente assente sull'appennino, ha tutta l'aria di rifarsi nei prossimi mesi».