“Inqualificabile il rigetto del nostro emendamento a favore degli alluvionati di Marina di Ginosa”

BARI. “Dando seguito ai sacrosanti appelli rivolti all’intero Consiglio ed al Governo Regionale dagli alluvionati di Marina di Ginosa ho presentato insieme a Rocco Palese un emendamento alla legge di Bilancio 2012 che, indicando anche adeguata copertura finanziaria, prevedeva uno stanziamento di due milioni di euro per ‘ristoro per danni materiali subiti dalle famiglie di Marina di Ginosa colpite dall’alluvione dell’ 1 e 2 marzo 2011 ed aventi nel territorio di Marina di Ginosa unità abitative ed attività produttive in regola con le normative vigenti’". Lo ha detto il consigliere regionale Lospinuso al termine dell'approvazione in Consiglio regionale del Bilancio.

"Tanto più tale intervento, - precisa Lospinuso - a favore di famiglie ed imprese danneggiate se non addirittura private di tutto, era doveroso ove si pensi che l’ordinanza emanata dal Governo nazionale in materia riguarda soltanto il ripristino di infrastrutture e comunque postula interventi ulteriori da parte di altri soggetti istituzionali.
A ciò si aggiunga che –per effetto della ‘nettizzazione’ di consistenti fondi POR e FAS rispetto ai computi relativi al “patto di stabilità”, del taglio alle spese sanitarie, dei recenti trasferimenti del Governo nazionale in materia di trasporti e degli inasprimenti fiscali vigenti dall’1 gennaio prossimo- il Bilancio 2012 consente ampiamente un intervento doveroso come quello da noi proposto, tanto più considerando che la Regione Basilicata per la stessa calamità ha stanziato 7 milioni di euro".

"Di qui - aggiunge - la mia amarissima sorpresa nell’imbattermi in un diniego da parte del Governo-Vendola ed in un conseguente voto contrario da parte della sua maggioranza, che mi limiterò, con molta fatica, a definire inqualificabili. Anche perché, da parte dello stesso Governo e della stessa maggioranza, sono state invece accolte proposte di interventi per eventi ludici, e comunque - concludo Lospinuso - sicuramente meno drammatici e devastanti di quello di Marina di Ginosa”.

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