BARI. ''Alcune voci di dissenso si sono levate sulle modalita' di conduzione dell'interrogatorio di un pentito nel processo in abbreviato denominato 'Liberta''. Trattasi di un atto condotto nel rispetto delle previsioni di legge e delle garanzie del contraddittorio, in una delicata e complessa vicenda di criminalita' organizzata che impone una ricostruzione unitaria''. E' la replica dell'Associazione nazionale dei magistrati del distretto di Bari agli avvocati penalisti che non hanno condiviso le modalita' con le quali e' stato ascoltato il pentito Vito Valerio, mercoledi' scorso, nell'ambito della prima udienza del processo che vede alla sbarra 40 presunti affiliati al clan Strisciuglio del capoluogo pugliese.
''Le vigenti disposizioni processuali - sostiene l'Anm in una nota ufficiale - consentono ampiamente ai difensori di formulare, all'interno del processo e a garanzia dei propri assistiti, eventuali rilievi o eccezioni. Inoltre, la lunghezza e meticolosita' dell'interrogatorio e' indice di approfondita conoscenza degli atti, a garanzia degli stessi imputati. Poiche' - si legge ancora nella nota - nessuna valutazione e' stata ancora formulata nel merito, appaiono anticipatorie le voci di protesta che si sono levate. La Giunta si augura che l'iter del processo possa proseguire serenamente, certa della serenita' e della professionalita' del gup Giovanni Abbattista, dei pubblici ministeri e dei difensori interessati''.
Il pentito Valerio, 32 anni, sta svelando i retroscena, autori e mandanti di alcuni omicidi di mafia avvenuti a Bari negli ultimi anni. Nella sua deposizione durante il processo 'Liberta'' ha ricostruito alcuni agguati mafiosi, facendo rivelazioni anche sugli assassinii rimasti irrisolti, come quello di Onofrio Spilotros, ucciso in via Indipendenza, al rione Liberta', nel 2009.
''Le vigenti disposizioni processuali - sostiene l'Anm in una nota ufficiale - consentono ampiamente ai difensori di formulare, all'interno del processo e a garanzia dei propri assistiti, eventuali rilievi o eccezioni. Inoltre, la lunghezza e meticolosita' dell'interrogatorio e' indice di approfondita conoscenza degli atti, a garanzia degli stessi imputati. Poiche' - si legge ancora nella nota - nessuna valutazione e' stata ancora formulata nel merito, appaiono anticipatorie le voci di protesta che si sono levate. La Giunta si augura che l'iter del processo possa proseguire serenamente, certa della serenita' e della professionalita' del gup Giovanni Abbattista, dei pubblici ministeri e dei difensori interessati''.
Il pentito Valerio, 32 anni, sta svelando i retroscena, autori e mandanti di alcuni omicidi di mafia avvenuti a Bari negli ultimi anni. Nella sua deposizione durante il processo 'Liberta'' ha ricostruito alcuni agguati mafiosi, facendo rivelazioni anche sugli assassinii rimasti irrisolti, come quello di Onofrio Spilotros, ucciso in via Indipendenza, al rione Liberta', nel 2009.
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