BARI. L’attivazione del secondo turno di cardiologia dalle 14 alle 20 all’ospedale di Conversano e la moratoria dei provvedimenti che riguardano il nosocomio, in attesa del nuovo confronto a breve sul piano industriale di riconversione. Sono le assicurazioni che il presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna ha ottenuto dal direttore della asl Domenico Colasanto, raggiunto telefonicamente subito dopo l’incontro a via Capruzzi col sindaco Giuseppe Lovascio e con una delegazione del comitato per la difesa del polo sanitario conversanese.
Entro 48 ore il manager firmerà l’atto che autorizza l’estensione h 12 del servizio di Cardiologia, ora operativo solo dalle 8 alle 14, dal lunedì alla domenica. Intanto verranno approfonditi i contenuti di un'ipotesi di riconversione anticipata ieri dal presidente della Regione Nichi Vendola. Prevede l’attivazione di una casa della salute, con un poliambulatorio di terzo livello e, tra l’altro, un servizio per la procreazione assistita.
“La Regione non intende negare il diritto alla salute e penalizzare nessuno, né a Conversano né in altre realtà pugliesi – ha detto il presidente Introna – la programmazione sanitaria non dovrebbe essere affrontata con una mentalità ragionieristica, ma il Paese vice una situazione di straordinaria difficoltà e ci sono esigenze di rigore alle quali non si può sfuggire. Certo, la politica di bilancio va coniugata con i bisogni reali e non deve tradursi in un danno per le comunità”.
Il piano di riconversione per l’ospedale Jaia può rappresentare, per Introna, una base utile di riflessione su cui lavorare, non cancella la presenza ospedaliera nel Sud Est barese, valorizza una logica di rete ospedaliera nel territorio non legata ad un singolo presidio e contempera il diritto alla salute di tutti i cittadini. “Quello che si può escludere è che ci sia mai stata una congiura ai danni dei conversanesi – ha concluso il presidente del Consiglio regionali – anzi i governi regionali hanno sempre rivolto la doverosa attenzione alla cittadinanza, come dimostra il flusso di risorse ininterrotto, perfino negli ultimi tempi, verso l’ospedale”.
Entro 48 ore il manager firmerà l’atto che autorizza l’estensione h 12 del servizio di Cardiologia, ora operativo solo dalle 8 alle 14, dal lunedì alla domenica. Intanto verranno approfonditi i contenuti di un'ipotesi di riconversione anticipata ieri dal presidente della Regione Nichi Vendola. Prevede l’attivazione di una casa della salute, con un poliambulatorio di terzo livello e, tra l’altro, un servizio per la procreazione assistita.
“La Regione non intende negare il diritto alla salute e penalizzare nessuno, né a Conversano né in altre realtà pugliesi – ha detto il presidente Introna – la programmazione sanitaria non dovrebbe essere affrontata con una mentalità ragionieristica, ma il Paese vice una situazione di straordinaria difficoltà e ci sono esigenze di rigore alle quali non si può sfuggire. Certo, la politica di bilancio va coniugata con i bisogni reali e non deve tradursi in un danno per le comunità”.
Il piano di riconversione per l’ospedale Jaia può rappresentare, per Introna, una base utile di riflessione su cui lavorare, non cancella la presenza ospedaliera nel Sud Est barese, valorizza una logica di rete ospedaliera nel territorio non legata ad un singolo presidio e contempera il diritto alla salute di tutti i cittadini. “Quello che si può escludere è che ci sia mai stata una congiura ai danni dei conversanesi – ha concluso il presidente del Consiglio regionali – anzi i governi regionali hanno sempre rivolto la doverosa attenzione alla cittadinanza, come dimostra il flusso di risorse ininterrotto, perfino negli ultimi tempi, verso l’ospedale”.