Introna: “Tariffe ferroviarie, la Puglia vuole chiarezza”

BARI. Revocati gli aumenti delle tariffe ferroviarie: “lo sanno tutti, ma bisognerebbe informarne le strutture di Trenitalia, che continuano ad applicare le tariffe incrementate del 63%, l’11 dicembre scorso”. Il Consiglio regionale pugliese vuole chiarezza e il presidente dell’Assemblea, Onofrio Introna, la chiede direttamente all’amministratore delegato, Mauro Moretti.
“Gli incrementi annunciati, prima applicati poi in parte ritoccati dopo le proteste, hanno creato confusione a tutti i livelli, che ha contagiato i servizi dello stesso ente Ferrovie nazionale - fa notare Introna -. Gli utenti del servizio, particolarmente essenziale come ogni anno in occasione delle festività natalizie, hanno difficoltà ad accedere ad informazioni essenziali sul costo dei biglietti, che sembrano variare da tratta a tratta, da treno a treno e secondo le corse, diversificandosi da convogli diurni a notturni.
Chi viaggia avrebbe il diritto di conoscere in anticipo il costo del titolo di trasporto, ma così non è per i passeggeri che si rivolgono al call center di Trenitalia, che continua ad adottare le tariffe così considerevolmente aumentate -, osserva ancora Introna -. E per chi ha prenotato in congruo anticipo, quale sarà l’importo del biglietto e sulla base di quale criterio temporale o tariffario andrebbe calcolato?”.
Sono le domande che il presidente del Consiglio gira a mezzo stampa all’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, al quale ha già inoltrato una nota ufficiale nel fine settimana. Come annunciato, infatti, su mandato della Conferenza dei capigruppo consiliari,
Introna è intervenuto presso il ministro dei trasporti Corrado Passera e l’ad Moretti per “difendere le esigenze del trasporto passeggeri su rotaie”. Nella lettera, spiega, “ho espresso la forte preoccupazione dell’intera Assemblea per le scelte che rendono più difficili i collegamenti ferroviari da e per la Puglia. A fronte dell’aumento consistente delle tariffe e in aggiunta alla soppressione di fermate che penalizza utenti e pendolari, Trenitalia ha previsto tagli di corse e treni, fondamentali invece per assicurare condizioni minime di sviluppo economico ad un territorio meridionale come quello pugliese, lontano dai principali nodi di traffico nazionali, a causa della conformazione geografica della penisola”.

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