ROMA. ''Nel dicembre 2010, la benzina quotava a 1.37 al litro, mentre oggi veleggia ad una media di 1.70-1.71 (per non parlare dei picchi di 1.80 raggiunti al Sud). L'aumento complessivo rispetto allo stesso periodo del 2010 risulta pari a +34 centesimi. Cio' comporta, in termini annuali, maggiori costi diretti per gli automobilisti di 408 euro, a cui si aggiungono le inevitabili ricadute inflazionistiche, pari a circa 339 euro annui, per un totale di 747 euro a famiglia''.
Lo dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef sottolineando che ''il costo dei carburanti ha raggiunto, alla luce del nuovo aumento delle accise, un livello insostenibile''.
''Si tratta di un provvedimento - aggiungono - che colpisce indistintamente tutti i cittadini, non solo gli automobilisti. E' noto, infatti, che gli aumenti sul costo dei carburanti agiscono come pericolosissimi moltiplicatori sui prezzi dei beni di largo consumo trasportati in larga parte su gomma. E' inaccettabile che, ogni volta che si presenti la necessita' di reperire urgentemente le risorse, si ricorra sempre alle accise sui carburanti, senza pensare alle pesantissime conseguenze che tali aumenti comportano per i cittadini''.
Lo dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef sottolineando che ''il costo dei carburanti ha raggiunto, alla luce del nuovo aumento delle accise, un livello insostenibile''.
''Si tratta di un provvedimento - aggiungono - che colpisce indistintamente tutti i cittadini, non solo gli automobilisti. E' noto, infatti, che gli aumenti sul costo dei carburanti agiscono come pericolosissimi moltiplicatori sui prezzi dei beni di largo consumo trasportati in larga parte su gomma. E' inaccettabile che, ogni volta che si presenti la necessita' di reperire urgentemente le risorse, si ricorra sempre alle accise sui carburanti, senza pensare alle pesantissime conseguenze che tali aumenti comportano per i cittadini''.
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Economia