A Lecce Contrappunti Visivi, omaggio a Luciana Palmieri

LECCE. Sarà inaugurata venerdì 30 dicembre, alle ore 18, alla Fondazione Palmieri (ex chiesa di San Sebastiano, vico dei Sotterranei), la mostra Contrappunti visivi, curata da Luciana Palmieri e Lorenzo Madaro.
La manifestazione, che gode del patrocinio dell’Assessorato al Mediterraneo, Cultura e Turismo della Regione Puglia e dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Lecce, mette a confronto arti visive e musica. Si tratta di un rapporto complesso che ha sempre contraddistinto l’operatività – e le radici intellettuali – degli artisti visivi e dei musicisti di ogni tempo che hanno operato all’insegna dell’interdisciplinarietà. Questo presupposto – il dialogo e lo “scontro” creativo tra le arti – è la chiave di lettura per la comprensione di numerose esperienze estetiche, in cui entrano di diritto anche le operazione degli artisti storici del Novecento (si pensi ai Futuristi, al gruppo Dada, a Fluxus e ai poeti sonori) oltre che, naturalmente, le ricerche degli artisti contemporanei. L’interdisciplinarietà è altresì la stessa mission della Fondazione Palmieri che, per statuto, è finalizzata alla promozione di iniziative legate all’arte ma anche alla cultura (letteraria, musicale, economica, storica e giuridica) in genere.
La mostra – che fa parte di un progetto che sarà realizzato in più edizioni da sviluppare con il coinvolgimento di artisti contemporanei operanti nell’area pugliese, ma non solo – è un gradito pretesto per indagare l’esperienza di alcuni creativi che, con le loro ricerche che spaziano dall’astrazione all’informale, alla poesia visiva, dalla neofigurazione alla scultura, alla fotografia di ricerca, propongono interpretazioni aderenti a questo rapporto, ognuno con il suo stile peculiare e con le proprie metodologie d’indagine estetica o anestetica.
Contrappunti visivi è difatti una mostra corale, una combinazione simultanea di tante sinfonie diverse che in questa prima edizione si concentrerà sul disegno, la pittura, la fotografia e la scultura e che nelle prossime edizioni indagherà gli ambiti del video e della performance.
Gli artisti invitati appartengono a varie generazioni e operano in vari ambiti di ricerca: si spazia dall’opera astratta di un “grande vecchio”, Vittorio Balsebre, alle ricerche di Corrado Lorenzo e Sandro Greco, tra i padri dell’arte concettuale e performativa nell’Italia meridionale (Pietro Marino li definì “I Santi Medici dell’Avanguardia Pugliese”); dalla poesia visiva di Enzo Miglietta, alla scultura di Luisa Elia, che negli anni Ottanta ha reinventato un materiale “povero” e destinato oramai alla tradizione artigianale come la cartapesta, mentre oggi sperimenta inedite soluzioni formali attraverso la gomma. Non mancano le esperienze legate alla pittura figurativa o astratta, con Tonino Caputo, Enzo De Giorgi, Nicola Elia, Piero Paladini e Fulvio Tornese, e all’installazione, con un lavoro recente di Rita Tondo che dialoga con lo spazio dell’ex chiesa di San Sebastiano. Chiudono il percorso espositivo le fotografie della “memoria” privata di Francesca Speranza, le visioni assorbenti di Antonio Massari, il mondo spensierato di Valentina D’Andrea, le icone della musica jazz di Piero Vinci, le interpretazioni a maglie larghe – e dense di interpretazioni che travalicano i confini di un genere – di Angelo Però, Raffaele Quida, Gianluca Russo e Carlo Michele Schirinzi.
Durante l’inaugurazione della mostra sarà ricordata Luciana Palmieri, fondatrice e anima della Fondazione Palmieri, scomparsa prematuramente alcuni giorni fa.

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