Lecce: è bagarre sulla rete commerciale, Coclite risponde alla Capone

LECCE. “Leggo, non senza sorpresa, le originali, quanto infondate, affermazioni della vicepresidente della Giunta Regionale avv. Loredana Capone". Ad affermarlo è l'assessore Luigi Coclite alle Attività produttive di Lecce in replica alla vicepresidente della Regione Puglia Loredana Capone.

"Al di là degli aspetti demagogici, - sottolinea Coclite - generati dall’ avvio della campagna elettorale, emergono evidenti imprecisioni ed una conoscenza approssimativa della materia oggetto dei finanziamenti per il commercio.
Tengo, pertanto, a precisare che:
- il Comune di Lecce ha presentato, insieme a Confcommercio e Confesercenti, nell’aprile dell’anno 2010, un progetto per il cofinanziamento di interventi di qualificazione della rete commerciale, approvato dalla Regione Puglia nell’ottobre del 2010. In relazione a detta approvazione il Comune di Lecce ha, di concerto con gli altri soggetti attuatori, attivato il procedimento per la redazione dei piani di qualificazione della rete commerciale per i quali si è in fase di rendicontazione.
- Il ritardo nell’adozione del Regolamento Regionale istitutivo dei Distretti per il Commercio, avvenuto solo il 15 luglio scorso e pubblicato nel successivo mese di Agosto, ha costretto l’Amministrazione Comunale a rielaborare la programmazione commerciale in modo da renderla compatibile con le previsioni del Regolamento Regionale n.15/2011 ed a ritardare l’attivazione degli sportelli informativi previsti nel progetto originario.
- Il termine di scadenza per gli interventi finanziabili è fissato ad ottobre 2012, data entro la quale il Comune dovrà relazionare e rendicontare alla Regione al fine di ottenere la concreta erogazione delle somme ammesse a finanziamento, sin qui soltanto riconosciute.
Stia ben certa la vicepresidente Loredana Capone - conclude - che non sfuggirà alcuna occasione e che bene sarebbe che Ella si facesse promotrice di iniziative volte al reperimento di adeguate risorse economico/finanziarie, da destinare sia ai Distretti Urbani per il Commercio, che agli operatori commerciali che vivono con enorme disagio l’attuale crisi”.

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