LECCE. Due pregiudicati, presunti affiliati al clan Caramuscio, sono stati arrestati questo pomeriggio da agenti della Squadra Mobile della Questura di Lecce in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale della citta' salentina su richiesta della Procura della Repubblica. Si tratta di Alessandro Ancora e di Gianni Dolce, entrambi di 31 anni, accusati di associazione a delinquere finalizzata al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina ed hashish.
CLAN CARAMUSCIO - Ancora e Dolce il 15 luglio del 2010 vennero arrestati in esecuzione di una misura cautelare insieme ad altre 17 persone nell'ambito della operazione 'Remetior' con le accuse di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e produzione e traffico illecito di sostanze stupefacenti. Secondo gli inquirenti facevano parte del clan guidato dal latitante Salvatore Caramuscio, resosi irreperibile subito dopo la sua scarcerazione avvenuta nel settembre del 2008, gia' condannato all'ergastolo per omicidio volontario e associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, arrestato dalla Squadra Mobile l'8 marzo del 2009.
SPACCIATORI E FINANZIATORI - I due avrebbero svolto il ruolo di spacciatori e finanziatori del gruppo. In una occasione avrebbero acquistato su disposizione di Caramuscio, nel territorio di Bari, 950 grammi di cocaina e 11 chilogrammi di hashish che poi avrebbero trasportato e ceduto a terzi. A seguito della indagine, sono stati condannati con sentenza emessa con rito abbreviato dal gip del Tribunale di Lecce il 28 luglio del 2011 rispettivamente alla pena di 13 anni e 6 mesi di reclusione e 8 anni di reclusione.
CLAN CARAMUSCIO - Ancora e Dolce il 15 luglio del 2010 vennero arrestati in esecuzione di una misura cautelare insieme ad altre 17 persone nell'ambito della operazione 'Remetior' con le accuse di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e produzione e traffico illecito di sostanze stupefacenti. Secondo gli inquirenti facevano parte del clan guidato dal latitante Salvatore Caramuscio, resosi irreperibile subito dopo la sua scarcerazione avvenuta nel settembre del 2008, gia' condannato all'ergastolo per omicidio volontario e associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, arrestato dalla Squadra Mobile l'8 marzo del 2009.
SPACCIATORI E FINANZIATORI - I due avrebbero svolto il ruolo di spacciatori e finanziatori del gruppo. In una occasione avrebbero acquistato su disposizione di Caramuscio, nel territorio di Bari, 950 grammi di cocaina e 11 chilogrammi di hashish che poi avrebbero trasportato e ceduto a terzi. A seguito della indagine, sono stati condannati con sentenza emessa con rito abbreviato dal gip del Tribunale di Lecce il 28 luglio del 2011 rispettivamente alla pena di 13 anni e 6 mesi di reclusione e 8 anni di reclusione.