Mafia, politica e colletti bianchi: l'inchiesta ad Altamura si allarga a nuovi insospettabili

BARI. Nuovi nomi di insospettabili nell'inchiesta altamurana sui presunti intrecci tra mafia, politica e imprenditoria nella citta' dell'Alta Murgia, che ieri ha portato all'arresto di tre persone, tra le quali un carabiniere e di Mario Dambrosio, fratello del boss defunto Bartolomeo, si allarga. Nel registro degli indagati della pm della Procura Desiree Digeronimo comparirebbero una decina di nomi in piu' rispetto agli attuali 14. Due di questi ultimi sono pero' il boss ucciso a settembre dell'anno scorso e un suo ex luogotenente scomparso da cinque anni poiche' quasi certamente vittima di lupara bianca, verso i quali ovviamente non si procede.

Nell'indagine sarebbero coinvolti altri insospettabili: politici, imprenditori, professionisti, vigili urbani. Gli arresti di ieri riguardano solo una prima tranche dell'inchiesta, altri provvedimenti potrebbero essere chiesti a breve dalla Procura barese che intanto sta predisponendo il ricorso da presentare al Tribunale del Riesame contro la mancata concessione da parte del gip del Tribunale di Bari, Vito Fanizzi, delle custodie cautelati nei confronti di 9 degli indagati. Tra questi ultimi c'e' anche l'ex assessore all'Urbanistica, Vito Zaccaria. La Procura di Bari quindi chiedera' ai giudici del Riesame nuovi arresti, ma trattandosi di un appello proposto dagli inquirenti la data dell'udienza sara' celebrata sicuramente dopo Capodanno, non prima di 3-4 mesi.

GINEFRA (PD): MINISTRO VALUTI SCIOGLIMENTO CONSIGLIO - ''Il ministro Cancellieri valuti accuratamente la possibilita' di sciogliere il Consiglio Comunale di Altamura (Bari) per infiltrazioni di tipo mafioso''. Questa la richiesta del deputato pugliese del Partito democratico Dario Ginefra che sottolinea come ''sono mesi che denunciamo la stretta connessione esistente tra criminalita' mafiosa, economia e politica nella citta' murgiana".

"Al gia' compromesso quadro - prosegue - si aggiunge oggi l'ulteriore e inquietante elemento, emerso dalle indagini della Direzione distrettuale antimafia, del presunto coinvolgimento di alcuni uomini del Comando dei Carabinieri locale. Ogni ulteriore esitazione del Governo rischierebbe di apparire come atto di colpevole superficialita' se non addirittura di vera e grave forma di impotenza dello Stato''.

VENERDI' GLI INTERROGATORI - Saranno interrogati venerdi' mattina le tre persone arrestate ieri nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Bari sui presunti intrecci tra mafia, politica e imprenditoria ad Altamura. Il gip del Tribunale di Bari, Vito Fanizzi, ascoltera' Giuseppe Antonio Colonna (in carcere a Bari), Mario Dambrosio (in carcere a Taranto), fratello del boss defunto, Bartolomeo Dambrosio, e il maresciallo dei carabinieri Nicola Logiudice, comandante della stazione dell'Arma di Altamura, attualmente ai domiciliari.

Sono complessivamente 14 gli indagati ai quali vengono contestati, a vario titolo, l'associazione mafiosa, lesioni personali, violenza privata, estorsione, usura, detenzione e porto d'armi da guerra, simulazione reato, favoreggiamento personale, frode processuale e omicidio e occultamento del cadavere di Biagio Genco. Il maresciallo Logiudice e' accusato di aver chiuso un occhio rispetto all'obbligo di firma previsto a carico del boss Bartolo Dambrosio.

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