ROMA. (GUARDA IL TG) Il governo pone la fiducia alla Camera sulla manovra, nel testo licenziato dalle Commissioni, senza modifiche. Lo ha annunciato in Aula il ministro per i rapporti con il parlamento, Piero Giarda. Il voto si terra' domani mattina.
Intanto anche nell'aula della Camera, dopo ieri al Senato, la Lega porta la sua personale protesta contro la manovra. Al termine di un lungo ostruzionismo sul processo verbale, alcuni deputati del Carroccio hanno mostrato dei cartelli con scritto 'No Ici'. Gianfranco Fini e' subito intervenuto ordinando l'espulsione di Gianluca Buonanno e Fabio Rainieri che, tra l'altro, si sono messi a sedere tra i banchi del governo.
Dai banchi del Carroccio sono partiti persino dei fischi. ''Sono i pecorai che fischiano, non i deputati'', e' sbottato Gianfranco Fini dal banco della presidenza. E dopo il Senato ("pagliaccio" a Schifani), anche alla Camera la Lega attacca il presidente. E' toccato a Massimo Pini insultare Gianfranco Fini: "La sua arroganza non ha limiti. Lei e' un cialtrone", gli ha detto il deputato del Carroccio che, poco prima, aveva richiamato l'attenzione del presidente della Camera sul suo intervento. Fini ha subito replicato: "Ogni botte da' il vino che ha". La seduta e' stata sospesa per qualche minuto.
Poco prima si era sfiorata la rissa tra i deputati della Lega e quelli di Futuro e liberta'.
Sul fronte dell'iter della manovra, il ministro Piero Giarda, quando è ripreso il dibattito in Aula, ha posto la questione di fiducia sul testo della manovra economica "approvato dalle commissioni'', senza emendamenti o articoli aggiuntivi.
Nonostante la frenata sulle liberalizzazioni il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, annuncia che il "governo andra' comunque fino in fondo perche' dobbiamo aprire il mercato". "E' un mondo difficilissmo dove ci sono resistenze pazzesche. Ringrazio chi e' stato toccato e ha avuto uno spirito costruttivo, ringrazio meno chi se e' messo di traverso", aggiunge Passera rivendicando nel dl "cose che non si aveva avuto il coraggio di fare".
Il governo smentisce gli aumenti sulle sigarette. "Abbiamo aumentato le accise sul tabacco trinciato, per intenderci quello che si vende nelle buste e che serve per confezionare manualmente le sigarette" spiega Gianfranco Polillo, sottosegretario all'Economia.
Intanto anche nell'aula della Camera, dopo ieri al Senato, la Lega porta la sua personale protesta contro la manovra. Al termine di un lungo ostruzionismo sul processo verbale, alcuni deputati del Carroccio hanno mostrato dei cartelli con scritto 'No Ici'. Gianfranco Fini e' subito intervenuto ordinando l'espulsione di Gianluca Buonanno e Fabio Rainieri che, tra l'altro, si sono messi a sedere tra i banchi del governo.
Dai banchi del Carroccio sono partiti persino dei fischi. ''Sono i pecorai che fischiano, non i deputati'', e' sbottato Gianfranco Fini dal banco della presidenza. E dopo il Senato ("pagliaccio" a Schifani), anche alla Camera la Lega attacca il presidente. E' toccato a Massimo Pini insultare Gianfranco Fini: "La sua arroganza non ha limiti. Lei e' un cialtrone", gli ha detto il deputato del Carroccio che, poco prima, aveva richiamato l'attenzione del presidente della Camera sul suo intervento. Fini ha subito replicato: "Ogni botte da' il vino che ha". La seduta e' stata sospesa per qualche minuto.
Poco prima si era sfiorata la rissa tra i deputati della Lega e quelli di Futuro e liberta'.
Sul fronte dell'iter della manovra, il ministro Piero Giarda, quando è ripreso il dibattito in Aula, ha posto la questione di fiducia sul testo della manovra economica "approvato dalle commissioni'', senza emendamenti o articoli aggiuntivi.
Nonostante la frenata sulle liberalizzazioni il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, annuncia che il "governo andra' comunque fino in fondo perche' dobbiamo aprire il mercato". "E' un mondo difficilissmo dove ci sono resistenze pazzesche. Ringrazio chi e' stato toccato e ha avuto uno spirito costruttivo, ringrazio meno chi se e' messo di traverso", aggiunge Passera rivendicando nel dl "cose che non si aveva avuto il coraggio di fare".
Il governo smentisce gli aumenti sulle sigarette. "Abbiamo aumentato le accise sul tabacco trinciato, per intenderci quello che si vende nelle buste e che serve per confezionare manualmente le sigarette" spiega Gianfranco Polillo, sottosegretario all'Economia.