ROMA. (GUARDA IL TG) ''Sono sicuro che gli italiani capiranno'' la necessita' di questa manovra. Mario Monti parte da questa premessa, nel suo esordio da premier in un salotto televisivo, per illustrare in prima serata le pesanti misure appena varate dal governo, all'esame adesso del Parlamento. Un intervento di circa quaranta minuti, nello speciale di 'Porta a Porta', in cui il presidente del Consiglio dice di comprendere il ''disorientamento'' sul versante pensioni, il disagio complessivo degli italiani, chiamati pero' a fare sacrifici necessari per evitare di emulare negativamente la Grecia, tanto per fare un esempio diretto. ''Ho chiesto agli italiani molti sacrifici ma l'alternativa era il rischio molto concreto che lo Stato non potesse piu' pagare, che gli stipendi e le pensioni non potessero essere pagati'', afferma in apertura di trasmissione, come a voler mettere in chiaro che ''siamo piu' forti della Grecia, ma siamo vissuti consumando la ricchezza del passato piu' che produrne nuova''. ''Sono salito su un treno in corsa che stava per deragliare'', dichiara, e adesso ''confido di poter rappresentare in Europa un Italia che ha dato prova di coraggio''.
Entrando nello specifico, Monti giustifica cosi' la ''botta'' arrivata sul costo della benzina: ''Si', era indispensabile anche per esigenze del trasporto pubblico locale''. Sul versante pensioni, spiega: ''Comprendo il disorientamento, ma si capira' che l'Italia'' e' un Paese che eredita una spesa ''squlibrata'' rispetto ad altri. ''In eccesso, sul fronte pensioni, e per difetto verso l'assistenza nelle sue varie forme''. E ''quando si parla di equita', bisogna pensare anche alle generazioni future. Se giovani non trovano lavoro e' perche' in passato venivano soddisfatte tutte le istanze, caricando sul debito. Oggi capisco disagio di chi sta in fase transitoria'', ma bisogna comprendere che si tratta si una ''riforma strutturale'' del settore. Detto questo, ''quando ho visto che, per fare una cosa seria e corposa che venisse capita dai mercati e dall'Europa e che io avrei dovuto spiegare ai cittadini, occorreva chiamare a contribuire anche i pensionati con livelli molto bassi di pensioni, ci siamo sentiti molto in difficolta' e li' ci siamo convinti che era il caso di chiamare a contribuire anche chi anni fa aveva usufruito dello scudo fiscale''. Si avranno quindi correzioni con gli emendamenti che verranno presentati in Commissione Bilancio? Monti lascia poco spazio per aprire una nuova trattativa con i partiti. ''Il Parlamento e' sovrano, il tempo e' poco, il margine di flessibilita' pochissimo'', risponde.
Sul fronte tasse, ''Contrariamente alle indiscrezioni che ci sono state'', premette, ''non abbiamo alzato l'Irpef e non l'alzeremo'', assicura Monti, che spiega le ragioni che hanno portato alla reintroduzione dell'Ici sulla prima casa. Si tratta di una ricchezza gia' esistente, ''che e' una cosa che consuma risorse pubbliche'', come ''del resto avviene in tutto il mondo''. Il problema era ed e', ha spiegato Monti, che ''per ridurre il disavanzo pubblico si doveva diminuire la spesa e allo stesso tempo aumentare le entrate'', cercando di ''farlo in modo equo. La nostra preoccupazione era di costruire un carico bilanciato, equo''.
Entrando nello specifico, Monti giustifica cosi' la ''botta'' arrivata sul costo della benzina: ''Si', era indispensabile anche per esigenze del trasporto pubblico locale''. Sul versante pensioni, spiega: ''Comprendo il disorientamento, ma si capira' che l'Italia'' e' un Paese che eredita una spesa ''squlibrata'' rispetto ad altri. ''In eccesso, sul fronte pensioni, e per difetto verso l'assistenza nelle sue varie forme''. E ''quando si parla di equita', bisogna pensare anche alle generazioni future. Se giovani non trovano lavoro e' perche' in passato venivano soddisfatte tutte le istanze, caricando sul debito. Oggi capisco disagio di chi sta in fase transitoria'', ma bisogna comprendere che si tratta si una ''riforma strutturale'' del settore. Detto questo, ''quando ho visto che, per fare una cosa seria e corposa che venisse capita dai mercati e dall'Europa e che io avrei dovuto spiegare ai cittadini, occorreva chiamare a contribuire anche i pensionati con livelli molto bassi di pensioni, ci siamo sentiti molto in difficolta' e li' ci siamo convinti che era il caso di chiamare a contribuire anche chi anni fa aveva usufruito dello scudo fiscale''. Si avranno quindi correzioni con gli emendamenti che verranno presentati in Commissione Bilancio? Monti lascia poco spazio per aprire una nuova trattativa con i partiti. ''Il Parlamento e' sovrano, il tempo e' poco, il margine di flessibilita' pochissimo'', risponde.
Sul fronte tasse, ''Contrariamente alle indiscrezioni che ci sono state'', premette, ''non abbiamo alzato l'Irpef e non l'alzeremo'', assicura Monti, che spiega le ragioni che hanno portato alla reintroduzione dell'Ici sulla prima casa. Si tratta di una ricchezza gia' esistente, ''che e' una cosa che consuma risorse pubbliche'', come ''del resto avviene in tutto il mondo''. Il problema era ed e', ha spiegato Monti, che ''per ridurre il disavanzo pubblico si doveva diminuire la spesa e allo stesso tempo aumentare le entrate'', cercando di ''farlo in modo equo. La nostra preoccupazione era di costruire un carico bilanciato, equo''.