Manovra: Vendola a Monti, serve più coraggio

BARI. "I correttivi introdotti in queste ore sono la dimostrazione che si puo' correggere una manovra". E' quanto ha affermato, commentando la manovra del governo Monti, il leader di Sel e presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, a margine di un incontro con la stampa.

"Invece di correggerla con timidezza - ha precisato il leader di Sel - bisogna correggerla con coraggio, perche' se si ha il coraggio di mettere balzelli e tasse sulla vita di chi e' gia' in affanno, bisognerebbe avere il coraggio, invece, di partire da chi la vita la vive circondato da privilegi di ogni genere. Toccare le rendite, la ricchezza, i grandi patrimoni in un momento cosi' drammatico di crisi era ed e' un dovere morale oltreche' politico".

Secondo Vendola, "si puo' fare di piu'. Si dimostra anche dalle correzioni introdotte - ha ribadito - che non dovrebbe essere un tabu' toccare la struttura delle ricchezze. Pero', siccome la struttura delle ricchezze viene sfiorata dalla manovra, allora forse un governo di professori, di tecnici, che gode di una maggioranza cosi' larga in Parlamento, avrebbe dovuto avere il coraggio di toccare significativamente la struttura delle ricchezze e forse di non toccare affatto la qualita' della vita e i redditi dei ceti medio-bassi".

Le contestazione leghiste, inoltre, per Vendola sono soltanto frutto della demagogia. La Lega ha compartecipato con il ministro Tremonti ad un'opera sistematica di macelleria sociale in questi anni".

"La Lega - ha concluso Vendola - e' corresponsabile dell'impoverimento del Paese e dello smottamento sociale drammatico dei ceti medi. Quindi - ha concluso - la Lega dovrebbe avere il pudore di tacere, non di abbaiare avendo belato per anni".

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