Morì per un'embolia polmonare Caramia. Dieci medici indagati

TARANTO. E' stata un'embolia polmonare a provocare il decesso di Giandomenico Caramia, di 42 anni, originario di Villa Castelli, in provincia di Brindisi, organettista e percussionista morto un mese dopo aver subito un intervento per la riduzione dell'obesita'.

A stabilirlo è l'autopsia eseguita questo pomeriggio dall'anatomopatologo Marcello Chironi e dal chirurgo Francesco Puglisi. Il pm Filomena Di Tursi ha iscritto dieci medici nel registro degli indagati per omicidio colposo.

Caramia si era sottoposto il 10 novembre al bendaggio gastrico nell'ospedale di Chieti.