ROMA. "Abbiamo la coscienza, in Italia e nell'Unione europea, di avere individuato i passi essenziali da compiere per disinnescare una crisi che non nasce in Europa ma viene da lontano". Lo ha detto Giorgio Napolitano ricevendo al Quirinale il Corpo diplomatico.
"Se l'Italia fa - come, ne sono certo, fara' - la sua parte, piu' in generale il percorso che porta all'uscita dalla crisi e' europeo e sovranazionale", ha aggiunto.
"E' stato un anno di forti emozioni e perduranti apprensioni. Lasciate pero' che vi lanci un rinnovato invito alla fiducia. Fiducia giustificata dai fatti. Di fronte ad una crisi finanziaria senza precedenti nella decennale storia della moneta unica, l'Unione europea ha dedicato intensamente le sue energie alla difficile ricerca della via del risanamento, della disciplina fiscale, del rilancio della competitivita'".
L'Europa, l'Unione Europea rimane una sola. Immaginarne due o piu' significherebbe intraprendere una strada al termine della quale ''non rimarrebbe alcuna Europa'', ha affermato ancora Napolitano.
Il tessuto comunitario a 27, presto a 28 (e' di prossimo arrivo la Croazia) ''va salvaguardato e rafforzato dando piena attuazione al Trattato di Lisbona'', rileva Napolitano dicendo di pensare alla politica estera e di sicurezza comune, all'immigrazione e all'asilo, alla Carta dei diritti fondamentali, al patrimonio di principi e di valori, al diritto comune su cui l'Unione Europea poggia e deve costruire il suo futuro. L'allargamento, in questo processo euro atlantico, sottolinea il capo dello Stato ''ha avuto il merito storico di stabilizzare le fragilita' che attraversano il cuore del nostro continente. Richiede ora di essere portato a termine nei balcani occidentali e con gli altri Paesi dei quali abbiamo accettato, in buona fede, la candidatura'', ha concluso il presidente della Repubblica.
"Se l'Italia fa - come, ne sono certo, fara' - la sua parte, piu' in generale il percorso che porta all'uscita dalla crisi e' europeo e sovranazionale", ha aggiunto.
"E' stato un anno di forti emozioni e perduranti apprensioni. Lasciate pero' che vi lanci un rinnovato invito alla fiducia. Fiducia giustificata dai fatti. Di fronte ad una crisi finanziaria senza precedenti nella decennale storia della moneta unica, l'Unione europea ha dedicato intensamente le sue energie alla difficile ricerca della via del risanamento, della disciplina fiscale, del rilancio della competitivita'".
L'Europa, l'Unione Europea rimane una sola. Immaginarne due o piu' significherebbe intraprendere una strada al termine della quale ''non rimarrebbe alcuna Europa'', ha affermato ancora Napolitano.
Il tessuto comunitario a 27, presto a 28 (e' di prossimo arrivo la Croazia) ''va salvaguardato e rafforzato dando piena attuazione al Trattato di Lisbona'', rileva Napolitano dicendo di pensare alla politica estera e di sicurezza comune, all'immigrazione e all'asilo, alla Carta dei diritti fondamentali, al patrimonio di principi e di valori, al diritto comune su cui l'Unione Europea poggia e deve costruire il suo futuro. L'allargamento, in questo processo euro atlantico, sottolinea il capo dello Stato ''ha avuto il merito storico di stabilizzare le fragilita' che attraversano il cuore del nostro continente. Richiede ora di essere portato a termine nei balcani occidentali e con gli altri Paesi dei quali abbiamo accettato, in buona fede, la candidatura'', ha concluso il presidente della Repubblica.