ROMA. (GUARDA IL TG) Si alzano i toni in aula al Senato durante le comunicazioni del premier Mario Monti sul Consiglio Ue, culminata con una gragnuola di insulti a Renato Schifani, in particolare dal senatore del Carroccio Enrico Montani. "Sei un pagliaccio" e "vai a c...".
I senatori della Lega hanno alzato cartelli di protesta contro la manovra. "Basta tasse", "non e' una manovra, e' una rapina" e "giu' le mani dalle pensioni". Sono seguiti attimi di tensione e il presidente Schifani ha sospeso la seduta.
"MA QUALE UNIONE?" - I senatori della Lega hanno piu' volte interrotto il premier chiedendogli di parlare anche di pensioni. Alla parola 'Unione Europea', Rosy Mauro ha gridato: "ma quale unione?" dagli scranni del Pd sono partiti richiami ai colleghi del Carroccio. Prima di sospendere la seduta, Schifani aveva ammonito: "non sarebbe un bel segnale interrompere l'informativa del presidente del Consiglio".
L'INTERVENTO DEI COMMESSI - I commessi sono intervenuti per strappare di mano ai parlamentari del Carroccio i cartelli, ma non e' stata un'impresa facile. Fra i piu' determinati Roberto Calderoli, che ha inscenato una sorta di balletto per evitare di farsi togliere il foglio. Durissimo contro il premier anche Federico Bricolo, nonostante i richiami di Schifani.
I senatori della Lega hanno alzato cartelli di protesta contro la manovra. "Basta tasse", "non e' una manovra, e' una rapina" e "giu' le mani dalle pensioni". Sono seguiti attimi di tensione e il presidente Schifani ha sospeso la seduta.
"MA QUALE UNIONE?" - I senatori della Lega hanno piu' volte interrotto il premier chiedendogli di parlare anche di pensioni. Alla parola 'Unione Europea', Rosy Mauro ha gridato: "ma quale unione?" dagli scranni del Pd sono partiti richiami ai colleghi del Carroccio. Prima di sospendere la seduta, Schifani aveva ammonito: "non sarebbe un bel segnale interrompere l'informativa del presidente del Consiglio".
L'INTERVENTO DEI COMMESSI - I commessi sono intervenuti per strappare di mano ai parlamentari del Carroccio i cartelli, ma non e' stata un'impresa facile. Fra i piu' determinati Roberto Calderoli, che ha inscenato una sorta di balletto per evitare di farsi togliere il foglio. Durissimo contro il premier anche Federico Bricolo, nonostante i richiami di Schifani.