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BERGAMO. Nuove ombre sul calcio italiano. Spuntano nuovi particolari dall'ordinanza di custodia cautelare che ha portato all'arresto del calciatore atalantino Cristiano Doni. Nelle intercettazioni figura una chiamata del giocatore, effettuata con una scheda rumena, a un'utenza mobile intestata alla società Mdf Italia spa di Milano, di cui è presidente il consigliere d'amministrazione atalantino Isidoro Fratus.
Lo rileva L'Eco di Bergamo nell'edizione di stamattina.
Interpellato dal quotidiano, Fratus non ha voluto rilasciare commenti. Doni contatta il telefonino della Mdf il 24 marzo 2011, due giorni prima di Padova-Atalanta, una delle partite finite nel mirino degli inquirenti di Cremona.
La telefonata avviene alle 18.18 e dura 4 minuti. Prima c'era stato uno scambio di tre sms.
BERGAMO. Nuove ombre sul calcio italiano. Spuntano nuovi particolari dall'ordinanza di custodia cautelare che ha portato all'arresto del calciatore atalantino Cristiano Doni. Nelle intercettazioni figura una chiamata del giocatore, effettuata con una scheda rumena, a un'utenza mobile intestata alla società Mdf Italia spa di Milano, di cui è presidente il consigliere d'amministrazione atalantino Isidoro Fratus.
Lo rileva L'Eco di Bergamo nell'edizione di stamattina.
Interpellato dal quotidiano, Fratus non ha voluto rilasciare commenti. Doni contatta il telefonino della Mdf il 24 marzo 2011, due giorni prima di Padova-Atalanta, una delle partite finite nel mirino degli inquirenti di Cremona.
La telefonata avviene alle 18.18 e dura 4 minuti. Prima c'era stato uno scambio di tre sms.