BARI. Beni per un valore di circa due milioni di euro sono stati confiscati da militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Bari, con la collaborazione del Servizio centrale di investigazioni sulla criminalita' organizzata (Scico) di Roma. Il provvedimento, emesso dal Tribunale delle misure di prevenzione del capoluogo pugliese, riguarda il defunto Michele Stramaglia, detto Chaelngalo ucciso in un agguato nell'aprile 2009, ritenuto il boss del clan Parisi-Stramaglia.
Una pericolosa organizzazione criminale diffusa soprattutto nel sud-est della provincia, nei cui confronti le Fiamme Gialle in una operazione denominata 'Domino' del dicembre dello stesso anno, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, eseguirono 83 arresti e sequestrarono beni per oltre 220 milioni di euro. Sempre nello stesso mese del 2009 gli specialisti del Gico di Bari eseguirono un sequestro, emesso dalla stessa sezione per le misure di prevenzione, su proposta del procuratore della Repubblica di Bari, di un ingente patrimonio dello stesso Stramaglia indiziato di appartenere a una associazione di stampo mafioso.
Una pericolosa organizzazione criminale diffusa soprattutto nel sud-est della provincia, nei cui confronti le Fiamme Gialle in una operazione denominata 'Domino' del dicembre dello stesso anno, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, eseguirono 83 arresti e sequestrarono beni per oltre 220 milioni di euro. Sempre nello stesso mese del 2009 gli specialisti del Gico di Bari eseguirono un sequestro, emesso dalla stessa sezione per le misure di prevenzione, su proposta del procuratore della Repubblica di Bari, di un ingente patrimonio dello stesso Stramaglia indiziato di appartenere a una associazione di stampo mafioso.