Pdl: Berlusconi riunisce il 'governo ombra' pronto per il voto

BARI. (GUARDA IL TG) Fiducia a Mario Monti e all'esecutivo che guida, anche se non bisogna abbassare la guardia ma valutare insieme, punto per punto, il suo operato. Silvio Berlusconi riunisce a cena, a palazzo Grazioli, gli ex ministri e i capigruppo del Pdl, quasi una sorta di ''governo ombra', per analizzare le prime mosse del nuovo premier e delineare una strategia comune da seguire nei prossimi mesi.

L'obiettivo del Cavaliere, al di la' dell'ipotesi di formare una squadra di ministri ''parallela', a ciascuno dei quali affidare la preparazione di dossier e interventi specifici - scenario per cui non si riscontra al momento un pieno consenso da parte dei diretti interessati, poiche' striderebbe con l'appoggio a Monti garantito dal partito, meglio allora prevedere semplici gruppi di lavoro tematici - e' quello di serrare i ranghi e prepararsi a ogni eventualita'.

Berlusconi, secondo quanto riferito da un paio di commensali, non ha mai scartato la possibilita' - forse allo scopo di assecondare gli sfoghi di chi avrebbe spinto per restare in sella invece delle dimissioni -, di tornare alle urne prima della scadenza naturale della Legislatura. Negli ultimi giorni, infatti, l'ex premier avrebbe piu' volte rilanciato con alcuni degli ex ministri l'ipotesi di un possibile voto anticipato a giugno, qualora la situazione politica precipiti o diventi in futuro insostenibile appoggiare un governo di cui non si conoscono, se non per linee generali, le sue vere intenzioni.

''Non sappiamo nulla del programma e non abbiamo visto neppure una bozza delle prossime misure anticrisi'', lamenta a tarda sera un dirigente del Pdl, secondo cui ''dobbiamo tenere conto anche dell'umore dei nostri elettori, altrimenti nel 2013 rischiamo di avere un consenso dimezzato''. Anche per questo Berlusconi avrebbe intanto rimarcato il ''no' ad ogni ipotesi di patrimoniale, invisa da sempre alla sua base elettorale, nonostante alla fine il Pdl potrebbe ''cedere' su una imposta light e facilmente giustificabile con l'opinione pubblica.

In attesa di un possibile incontro nelle prossime ore, tra Monti e Angelino Alfano, annunciato dal segretario del Pdl, per discutere delle misure che il governo varera' lunedi' al prossimo Consiglio dei ministri, Berlusconi prova a tenere sempre viva l'alleanza con la Lega Nord - che ''non esiste piu''', secondo Roberto Maroni -, puntando ancora una volta sul rapporto d'amicizia piu' che decennale con Umberto Bossi.

In quest'ottica si legge l'incontro che domani sera l'ex presidente del Consiglio dovrebbe avere con il leader del Carroccio, nonostante a via Bellerio si tergiversi un po', quasi a voler tenere sulla graticola chi si reputa responsabile di aver rotto l'intesa per dare il via libera a un governo tecnico che inevitabilmente dovra' intervenire su settori tabu' per i lettori della ''Padania', a cominciare dalle pensioni.

Nel frattempo, Berlusconi lavora pure alla 'missione Marsiglia', prevista il 7 e 8 dicembre, quando al Congresso del Ppe Alfano potrebbe riferire del progetto di dar vita a una Costituente dei moderati, in cui possa quindi confluire l'Udc. Uno scenario ''centrista' poco gradito, pero', dagli ex An.

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