Pensioni: Fornero, dal 2018 stop a quelle di anzianità

ROMA. Nel 2018, quando sara' esaurito il sistema retributivo, le pensioni di anzianita' di fatto tenderanno a scomparire. Lo ha affermato il ministro del welfare, Elsa Fornero, nell'audizione in Commissione lavoro alla Camera.

Il riferimento e' alle pensioni con 41-42 anni di contributi, poiche' il sistema delle quote (somma di eta' anagrafica e contributi) e' abolito dal 2012. Il ministro ha spiegato che con il sistema contributivo ''contera' di piu' l'eta' minima di accesso alla pensionamento'' e si potra' lasciare il lavoro con questo requisito (che sara' per tutti di 66 anni)' e con 20 anni di contributi. Ovviamente in questo caso l'assegno risultera' basso.

Per quanto riguarda la nuova normativa sul contributivo, il ministro ha precisato che i contributi versati oltre i 40 anni di anzianita' ''sono conteggiati ai fini del trattamento finale nella quota parte di pensione contributiva''.

Fino a oggi, infatti, i lavoratori che volontariamente rimanevano oltre i 40 anni di contributi, non avevano alcun beneficio in termini pensionistici.

Fornero ha poi voluto sottolineare come nella riforma, ''anziche' agire solo con l'accetta'' e inseguire quindi le esigenze finanziarie, il governo abbia fatto ''i tagli, ma anche dato un respiro di lungo termine per evitare cambiamenti continui che possono rappresentare gravi shock nei piani di vita; abbiamo dato continuita' e coerenza'' alle misure perche' negli ultimi anni le riforme sono state molte, ''stratificate nel tempo e non sempre coerenti''. Infine il ministro ha tenuto a percisare che ''la riforma delle pensioni tiene a patto che ci sia un mercato del lavoro efficiente. Questa - ha aggiunto - non e' una piccola riforma. So bene che a qualcuno si richiede di lavorare molto di piu'. Ma questa riforma punta tutto, e puo' fallire se non sara' cosi', su un mercato del lavoro che funziona bene''.

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