ROMA. (GUARDA IL TG) Metodo contributivo pro-rata nel sistema pensionistico: questa una delle misure che sarà presentata lunedì al Cdm. Lo ha detto il ministro del Lavoro Elsa Fornero. "Le eccezioni saranno fatte verso il basso e non verso l'alto", ha aggiunto ricordando che le sole eccezioni saranno fatte per dare di più a chi non ce l'ha fatta.
IN CDM ANCHE ADEGUAMENTO ETA' DONNE - Tra quello che potrebbe arrivare in cdm lunedì c'é anche "l'accelerazione di alcuni sentieri di adeguamento sull'età delle donne che già erano stati adottati dal governo precedente con una lunghezza che oggi non ci è più consentita": lo ha detto il ministro del Lavoro Elsa Fornero a margine del consiglio affari sociali
SI' A REDDITO MINIMO GARANTITO - Sì al reddito minimo garantito: lo ha detto il ministro del Lavoro Elsa Fornero a margine del consiglio affari sociali, precisando come quella del reddito minimo sia "una direzione verso la quale il governo lavorerà", inserendola in un pacchetto più ampio ancora da congegnare
DA LUNEDI' SI LAVORA PER GIOVANI E DONNE - "Dalla prossima settimana lavoreremo per migliorare il mercato del lavoro soprattutto per giovani e donne, con l'obiettivo di dare ai lavoratori più svataggiati e precari, chance in più di lavoro vero" sulla scia della "flexsecurity": lo ha detto il ministro del Lavoro Elsa Fornero a margine del consiglio affari sociali. Per il ministro bisogna invertire la tendenza di una "flessibilità trasformata in precarietà"
RIAGGANCIARE GIOVANI AL SUD - La disoccupazione giovanile in Italia è "particolarmente grave anche per la questione geografica, con un Sud che dobbiamo riagganciare": lo ha detto il ministro del Lavoro Elsa Fornero. La disoccupazione meridionale, ha spiegato Fornero, è al 40%: "Occorre spezzare il circolo vizioso che vede l'adattamento dei giovani a scarse prospettive e a una situazione in cui si vive", ovvero nel Mezzogiorno, dove "tutto è bello, c'é sole e mare e la vita, con un reddito basso, è piacevole più che al Nord". Per il ministro non sono i giovani ad avere la responsabilità di tale situazione, ma "dobbiamo spezzare questo adagiarsi di giovani, che ormai non sono più nemmeno tali, non sono occupati e non sono studenti, non fanno niente, ma il Paese non può più permetterselo"
ETA' MEDIA ANZIANITA' 58,7 ANNI - L'età media dei pensionati Inps per anzianità nei primi 10 mesi del 2011 è di 58,7 anni in lievissimo aumento sui 58,6 anni del 2010. E' quanto dicono gli ultimi dati Inps che l'ANSA ha avuto modo di consultare. L'età media di uscita nel complesso (vecchiaia e anzianità) è stata di 60,2 anni, in calo rispetto ai 60,4 anni del 2010. L'età di uscita per l'anzianità è aumentata solo lievemente rispetto al 2010 quando si era attestata su 58,6 anni. Per i dipendenti è passata dai 58,3 anni in media del 2010 ai 58,5 in media dei primi 10 mesi del 2011 mentre per gli autonomi è addirittura scesa passando da 59,1 anni in media a 59. I dati tengono naturalmente conto del fatto che la finestra mobile (12 mesi per i dipendenti e 18 per gli autonomi dal momento del raggiungimento dei requisiti per la pensione) non ha ancora dispiegato i suoi effetti completamente dato che fino a luglio è stato possibile uscire con le vecchie regole (per i dipendenti che nel 2010 avevano raggiunto almeno i 59 anni di età e i 36 di contributi) e le finestre vigenti nel 2010. I lavoratori che escono con l'età di vecchiaia (65 anni gli uomini, 60 le donne) escono in media a 62,7 anni. Nel complesso le uscite nei primi 10 mesi dell'anno sono state 224.241 con un età media di 60,2 anni. Le uscite per anzianità sono state 136.015 (58,7 anni l'età media) e quelle per vecchiaia appena 88.226 (62,7 anni l'età media).
IN CDM ANCHE ADEGUAMENTO ETA' DONNE - Tra quello che potrebbe arrivare in cdm lunedì c'é anche "l'accelerazione di alcuni sentieri di adeguamento sull'età delle donne che già erano stati adottati dal governo precedente con una lunghezza che oggi non ci è più consentita": lo ha detto il ministro del Lavoro Elsa Fornero a margine del consiglio affari sociali
SI' A REDDITO MINIMO GARANTITO - Sì al reddito minimo garantito: lo ha detto il ministro del Lavoro Elsa Fornero a margine del consiglio affari sociali, precisando come quella del reddito minimo sia "una direzione verso la quale il governo lavorerà", inserendola in un pacchetto più ampio ancora da congegnare
DA LUNEDI' SI LAVORA PER GIOVANI E DONNE - "Dalla prossima settimana lavoreremo per migliorare il mercato del lavoro soprattutto per giovani e donne, con l'obiettivo di dare ai lavoratori più svataggiati e precari, chance in più di lavoro vero" sulla scia della "flexsecurity": lo ha detto il ministro del Lavoro Elsa Fornero a margine del consiglio affari sociali. Per il ministro bisogna invertire la tendenza di una "flessibilità trasformata in precarietà"
RIAGGANCIARE GIOVANI AL SUD - La disoccupazione giovanile in Italia è "particolarmente grave anche per la questione geografica, con un Sud che dobbiamo riagganciare": lo ha detto il ministro del Lavoro Elsa Fornero. La disoccupazione meridionale, ha spiegato Fornero, è al 40%: "Occorre spezzare il circolo vizioso che vede l'adattamento dei giovani a scarse prospettive e a una situazione in cui si vive", ovvero nel Mezzogiorno, dove "tutto è bello, c'é sole e mare e la vita, con un reddito basso, è piacevole più che al Nord". Per il ministro non sono i giovani ad avere la responsabilità di tale situazione, ma "dobbiamo spezzare questo adagiarsi di giovani, che ormai non sono più nemmeno tali, non sono occupati e non sono studenti, non fanno niente, ma il Paese non può più permetterselo"
ETA' MEDIA ANZIANITA' 58,7 ANNI - L'età media dei pensionati Inps per anzianità nei primi 10 mesi del 2011 è di 58,7 anni in lievissimo aumento sui 58,6 anni del 2010. E' quanto dicono gli ultimi dati Inps che l'ANSA ha avuto modo di consultare. L'età media di uscita nel complesso (vecchiaia e anzianità) è stata di 60,2 anni, in calo rispetto ai 60,4 anni del 2010. L'età di uscita per l'anzianità è aumentata solo lievemente rispetto al 2010 quando si era attestata su 58,6 anni. Per i dipendenti è passata dai 58,3 anni in media del 2010 ai 58,5 in media dei primi 10 mesi del 2011 mentre per gli autonomi è addirittura scesa passando da 59,1 anni in media a 59. I dati tengono naturalmente conto del fatto che la finestra mobile (12 mesi per i dipendenti e 18 per gli autonomi dal momento del raggiungimento dei requisiti per la pensione) non ha ancora dispiegato i suoi effetti completamente dato che fino a luglio è stato possibile uscire con le vecchie regole (per i dipendenti che nel 2010 avevano raggiunto almeno i 59 anni di età e i 36 di contributi) e le finestre vigenti nel 2010. I lavoratori che escono con l'età di vecchiaia (65 anni gli uomini, 60 le donne) escono in media a 62,7 anni. Nel complesso le uscite nei primi 10 mesi dell'anno sono state 224.241 con un età media di 60,2 anni. Le uscite per anzianità sono state 136.015 (58,7 anni l'età media) e quelle per vecchiaia appena 88.226 (62,7 anni l'età media).