BARI. “Vogliamo che il progetto per la Caserma Rossani sia fortemente condiviso dalla popolazione, dalle associazioni e dai partiti e che abbia un suo equilibrio dal punto di vista economico”. Il sindaco Emiliano ha tenuto questa mattina una conferenza stampa, con l’assessore all’Urbanistica Elio Sannicadro, durante la quale ha illustrato gli orientamenti dell’amministrazione comunale in merito alla riqualificazione dell’area della Caserma Rossani.
Gli esiti di questo processo sono stati analizzati mediante uno studio tecnico-economico che prevede la realizzazione di un parco urbano e la riqualificazione degli edifici esistenti.
Nello studio di fattibilità sono state considerate varie proposte di intervento e sono stati elaborati differenti scenari compatibili dal punto di vista urbanistico, in modo tale da consentire all’amministrazione di effettuare le scelte più in linea con le aspettative dei cittadini garantendo la sostenibilità economica della soluzione individuata. “La delibera che abbiamo approvato in giunta - ha chiarito il sindaco - delinea diverse possibilità per il futuro dell’area, in funzione della quantità di risorse pubbliche che siamo in grado di investire. Il vero nemico delle aree a verde, però, non è il costo d’investimento, ma i costi di gestione. Bisogna quindi che il progetto sia finanziabile, visto che interessa un’area molto estesa, di oltre otto ettari”.
“Il costo per la riqualificazione della Rossani – ha continuato Emiliano - è calcolato in 30 milioni di euro, e 13 milioni di euro sono già stanziati dal Comune. In questi anni, dalla Regione ci avevano detto che non c’erano possibilità di usufruire di fondi europei per la Rossani, abbiamo quindi adottato delle soluzioni che prescindessero da quei fondi. Però in questa settimana è nata la disponibilità da parte della Regione a finanziare la riqualificazione della Rossani. Stamattina ho mandato una lettera a Vendola nella quale chiediamo i 17 milioni di euro che sono necessari e quindi adesso concorderemo con la Regione, con la cittadinanza, con gli organi di stampa come procedere”.
L’opzione più vicina agli indirizzi dell’amministrazione comunale prevede la realizzazione di un parco urbano con un aumento notevole della superficie a verde (l’85% dell’area tra spazi aperti aiuole e alberature) rispetto a quella attuale. Inoltre, indica la contestuale riduzione delle volumetrie complessive rispetto a quelle esistenti con il recupero dei cinque edifici principali di cui l’Amministrazione ha chiesto ed ottenuto il vincolo da parte della Soprintendenza ai Beni Culturali.
Lo studio prevede anche di destinare tali edifici a funzioni di interesse pubblico coerenti con una visione integrata che incentivi l’attrattività e la qualità degli spazi affinché la Rossani possa diventare un luogo riconoscibile anche a livello europeo. Infatti il progetto contempla anche la creazione di un polo culturale composto dall’Accademia d’Arte, da gallerie d’arte, sale espositive e laboratori per attività artigianali ed artistiche.
Per accrescere la valenza sociale del progetto sono stati inclusi spazi da destinare ad ospitalità temporanea per studenti, con l’obiettivo di incrementare la vocazione dell’area quale spazio aggregativo giovanile da vivere anche in orari serali.
“Vogliamo che il parco della Rossani – ha aggiunto il sindaco di Bari - renda felici i cittadini, crei orgoglio nei baresi. Se vi fosse la disponibilità a un finanziamento totale che prevede il ‘tutto pubblico’ a noi andrebbe benissimo. Se però il piano finanziario non fosse sostenibile, dobbiamo tenere conto di questo aspetto sin d’ora. Se per ipotesi i 17milioni di euro che servono non arrivassero dalla Regione, dobbiamo trovare la differenza attraverso un accordo con i privati. Nella delibera approvata tutto questo è previsto. Voglio anche specificare che gli immobili della Rossani non erano vincolati. Lo abbiamo preteso noi chiedendo alla Sovrintendenza di vincolarli. Qualcuno ha invece lasciato intendere il contrario e oggi sono felice di poter chiarire questo aspetto”.
Per consentire una rapida apertura alla città di una parte della Rossani destinata esclusivamente a verde (oltre 3 ettari), è stato predisposto un progetto di messa in sicurezza, pulizia e piantumazione di nuove alberature che sia propedeutico alla successiva riqualificazione dell’intera area.
Mentre per quanto riguarda la realizzazione del parcheggio il sindaco Emiliano ha sottolineato che è previsto “sotto l’area asfaltata, ma anche su questo punto per me va bene aprire il confronto. Quello che non possiamo fare è proseguire la discussione all’infinito. La Rossani non sarà un altro Petruzzelli. Entro il 15 gennaio tutta Bari deve aver deciso cosa fare se no rischiamo di non fare né l’accordo con i privati, né di ottenere i fondi europei”.
Gli esiti di questo processo sono stati analizzati mediante uno studio tecnico-economico che prevede la realizzazione di un parco urbano e la riqualificazione degli edifici esistenti.
Nello studio di fattibilità sono state considerate varie proposte di intervento e sono stati elaborati differenti scenari compatibili dal punto di vista urbanistico, in modo tale da consentire all’amministrazione di effettuare le scelte più in linea con le aspettative dei cittadini garantendo la sostenibilità economica della soluzione individuata. “La delibera che abbiamo approvato in giunta - ha chiarito il sindaco - delinea diverse possibilità per il futuro dell’area, in funzione della quantità di risorse pubbliche che siamo in grado di investire. Il vero nemico delle aree a verde, però, non è il costo d’investimento, ma i costi di gestione. Bisogna quindi che il progetto sia finanziabile, visto che interessa un’area molto estesa, di oltre otto ettari”.
“Il costo per la riqualificazione della Rossani – ha continuato Emiliano - è calcolato in 30 milioni di euro, e 13 milioni di euro sono già stanziati dal Comune. In questi anni, dalla Regione ci avevano detto che non c’erano possibilità di usufruire di fondi europei per la Rossani, abbiamo quindi adottato delle soluzioni che prescindessero da quei fondi. Però in questa settimana è nata la disponibilità da parte della Regione a finanziare la riqualificazione della Rossani. Stamattina ho mandato una lettera a Vendola nella quale chiediamo i 17 milioni di euro che sono necessari e quindi adesso concorderemo con la Regione, con la cittadinanza, con gli organi di stampa come procedere”.
L’opzione più vicina agli indirizzi dell’amministrazione comunale prevede la realizzazione di un parco urbano con un aumento notevole della superficie a verde (l’85% dell’area tra spazi aperti aiuole e alberature) rispetto a quella attuale. Inoltre, indica la contestuale riduzione delle volumetrie complessive rispetto a quelle esistenti con il recupero dei cinque edifici principali di cui l’Amministrazione ha chiesto ed ottenuto il vincolo da parte della Soprintendenza ai Beni Culturali.
Lo studio prevede anche di destinare tali edifici a funzioni di interesse pubblico coerenti con una visione integrata che incentivi l’attrattività e la qualità degli spazi affinché la Rossani possa diventare un luogo riconoscibile anche a livello europeo. Infatti il progetto contempla anche la creazione di un polo culturale composto dall’Accademia d’Arte, da gallerie d’arte, sale espositive e laboratori per attività artigianali ed artistiche.
Per accrescere la valenza sociale del progetto sono stati inclusi spazi da destinare ad ospitalità temporanea per studenti, con l’obiettivo di incrementare la vocazione dell’area quale spazio aggregativo giovanile da vivere anche in orari serali.
“Vogliamo che il parco della Rossani – ha aggiunto il sindaco di Bari - renda felici i cittadini, crei orgoglio nei baresi. Se vi fosse la disponibilità a un finanziamento totale che prevede il ‘tutto pubblico’ a noi andrebbe benissimo. Se però il piano finanziario non fosse sostenibile, dobbiamo tenere conto di questo aspetto sin d’ora. Se per ipotesi i 17milioni di euro che servono non arrivassero dalla Regione, dobbiamo trovare la differenza attraverso un accordo con i privati. Nella delibera approvata tutto questo è previsto. Voglio anche specificare che gli immobili della Rossani non erano vincolati. Lo abbiamo preteso noi chiedendo alla Sovrintendenza di vincolarli. Qualcuno ha invece lasciato intendere il contrario e oggi sono felice di poter chiarire questo aspetto”.
Per consentire una rapida apertura alla città di una parte della Rossani destinata esclusivamente a verde (oltre 3 ettari), è stato predisposto un progetto di messa in sicurezza, pulizia e piantumazione di nuove alberature che sia propedeutico alla successiva riqualificazione dell’intera area.
Mentre per quanto riguarda la realizzazione del parcheggio il sindaco Emiliano ha sottolineato che è previsto “sotto l’area asfaltata, ma anche su questo punto per me va bene aprire il confronto. Quello che non possiamo fare è proseguire la discussione all’infinito. La Rossani non sarà un altro Petruzzelli. Entro il 15 gennaio tutta Bari deve aver deciso cosa fare se no rischiamo di non fare né l’accordo con i privati, né di ottenere i fondi europei”.