BARI. Prosegue nell'aula del Consiglio regionale pugliese il dibattito sul bilancio di previsione 2012. Ecco gli interventi dei consiglieri.
Michele Losappio (Sel): Questa manovra finanziaria è fortemente condizionata da quella ben più poderosa, dal punto di vista della pressione fiscale, del governo tecnico nazionale.
È chiaro a tutti che il destino del governo tecnico e delle iniziative che sta varando e varerà nell’immediato futuro, è condizionato dalla partecipazione significativa che anche il Pdl e l’Udc stanno profondendo.
Alla luce di questo quadro di riferimento mi domando che senso abbiano gli interventi appassionati ed enfatici dei colleghi delle varie opposizioni al governo Vendola.
Che senso ha puntare il dito sulle tasse pugliesi quando a livello nazionale si stanno consumando scelte più significative anche da questo punto di vista.
Fra l’altro è falso dire che la Puglia ha la pressione fiscale più forte, dati alla mano ci superano l’Abruzzo, il Lazio, la Campania, la Calabria e il Molise.
Questo atteggiamento è frutto di quel mix fra liberismo e populismo che ha invaso la nostra politica e ne ha condizionato l’evolversi in questi ultimi anni, producendo i disastri economici che sono sotto gli occhi di tutti. Una vera miscela infernale.
Per quanto riguarda la questione dei dipendenti regionali retrocessi e quella dei Consorzi di bonifica, in entrambi i casi non servono soluzioni tampone, di corto respiro. Per i dipendenti solo soluzioni condivise su tavoli romani possono chiudere la partita e per i Consorzi sarà la riforma già calendarizzata dalla Commissione competente, che porrà fine a questa annosa vicenda, consegnando tutte le tensioni di questi anni all’archivio storico.
Per quello che riguarda l’ecotassa, vorrei ricordare all’aula che tutte le Regioni virtuose la applicano per poter favorire, incoraggiare, il ricorso alla raccolta differenziata, che come tutti sappiamo è una pratica non molto utilizzata nei Comuni della nostra regione.
Giammarco Surico (Fli): In un momento così difficile il Consiglio regionale, impegnato nell'approvazione del bilancio di previsione 2012, non può non tenere conto delle fasce più deboli della popolazione pugliese. Per questo ho presentato un ordine del giorno - sottoscritto anche dal collega di Fli Curto e dai consiglieri regionali del gruppo Udc - che impegna Presidente e Giunta ad ampliare la platea di cittadini esenti dal pagamento del ticket sanitario.
La fase congiunturale che colpisce soprattutto le fasce più deboli, la particolare crisi che si manifesta nelle forme più diverse e aggredisce in maniera indistinta lasciando sempre più spesso senza fonte di reddito persone di ogni età , improvvisamente espulse dal ciclo lavorativo e con sempre maggiori difficoltà a rientrarvi, richiedono un segnale forte.
Il Consiglio regionale ha il dovere di dare questo segnale in maniera concreta, partendo dalla eliminazione di una tassa odiosa quale è quella sulla salute.
Apprezzo, in questa direzione, la disponibilità dimostrata dell'assessore Fiore.
Purtroppo, questo bilancio presenta molte ombre, tra cui emerge senza dubbio quella, profonda, che riguarda la vicenda del San Raffaele di Taranto. Vorrei capire come mai resta in bilancio la somma di 55 milioni di euro destinata a quella operazione e a quale scopo e per quali servizi è stata liquidata alla Fondazione di don Verzè la modica cifra di 4 milioni e 200 mila euro.
La sanità ionica va sostenuta e valorizzata, merita chiarezza di intenti e trasparenza negli atti.
Questo è un bilancio scritto sulla sabbia e a pagare sono sempre i soliti noti. È vero che siamo fortemente condizionati in questo momento dalla manovra finanziaria del governo nazionale che peraltro non mi sento di condividere la punto di vista del principio. Infatti ritengo che in un momento di crisi infliggere maggiori tasse, aumentare la leva fiscale nel momento di difficoltà non giova all’economia, perché comprime i consumi e la crescita.
Saverio Congedo (Pdl): Su questa manovra incidono una serie di condizionamenti importanti, partendo dal patto di stabilità , che ha origini note, fino ad arrivare alla manovra del governo tecnico nazionale di queste ultimi ore. In questo momento di difficoltà sarebbe stato necessario intravedere in questa legge di bilancio qualche iniziativa che fosse indirizzata a mitigare gli effetti della crisi per le famiglie. Occorrono scelte coraggiose che vadano nella direzione della riduzione della leva fiscale che produce di fatto, solo effetti recessivi e stop alla crescita economica.
Sono completamenti assenti nelle azioni di governo, provvedimenti che vadano nella direzione degli incentivi alle famiglie. Su questo fronte si poteva immaginare di investire il tesoretto di cui si dispone.
Ma purtroppo il nostro presidente è perennemente impegnato in una campagna elettorale mai conclusa dal 2010 in poi e quindi concentrato su interessi di respiro più nazionale che locale.
Francesco Laddomada (LPpV): Il clima in cui ci muoviamo è particolare. Sono forti i condizionamenti derivanti dalla manovra nazionale del governo Monti. Un clima particolare che però per quel che riguarda la Puglia in particolare, vede alcuni aspetti positivi di crescita. Piccoli passi avanti incoraggianti che posizionano la nostra Regione ai primi posti in alcuni settori. Un esempio fra tutti è quello del turismo che ha visto in questi ultimi anni una crescita notevole. Piccoli segnali positivi li abbiamo registrati dal punto di vista dell'import-export e per questo sono state premiate le iniziative dell'assessore Loredana Capone. Piccoli segnali di crescita anche dal punto di vista occupazionale. Voglio dare atto al governo Vendola di avere messo mano in modo significativo ad alcuni settori con iniziative veramente incisive. Oggi ho assistito alla conferenza stampa con la quale il presidente Vendola ha annunciato i risultati del lavoro svolto dall'avvocatura regionale. Risultati interessanti e per la riduzione delle spese legali e per la valiorizzazione dei giovani avvocati della struttura.
Michele Losappio (Sel): Questa manovra finanziaria è fortemente condizionata da quella ben più poderosa, dal punto di vista della pressione fiscale, del governo tecnico nazionale.
È chiaro a tutti che il destino del governo tecnico e delle iniziative che sta varando e varerà nell’immediato futuro, è condizionato dalla partecipazione significativa che anche il Pdl e l’Udc stanno profondendo.
Alla luce di questo quadro di riferimento mi domando che senso abbiano gli interventi appassionati ed enfatici dei colleghi delle varie opposizioni al governo Vendola.
Che senso ha puntare il dito sulle tasse pugliesi quando a livello nazionale si stanno consumando scelte più significative anche da questo punto di vista.
Fra l’altro è falso dire che la Puglia ha la pressione fiscale più forte, dati alla mano ci superano l’Abruzzo, il Lazio, la Campania, la Calabria e il Molise.
Questo atteggiamento è frutto di quel mix fra liberismo e populismo che ha invaso la nostra politica e ne ha condizionato l’evolversi in questi ultimi anni, producendo i disastri economici che sono sotto gli occhi di tutti. Una vera miscela infernale.
Per quanto riguarda la questione dei dipendenti regionali retrocessi e quella dei Consorzi di bonifica, in entrambi i casi non servono soluzioni tampone, di corto respiro. Per i dipendenti solo soluzioni condivise su tavoli romani possono chiudere la partita e per i Consorzi sarà la riforma già calendarizzata dalla Commissione competente, che porrà fine a questa annosa vicenda, consegnando tutte le tensioni di questi anni all’archivio storico.
Per quello che riguarda l’ecotassa, vorrei ricordare all’aula che tutte le Regioni virtuose la applicano per poter favorire, incoraggiare, il ricorso alla raccolta differenziata, che come tutti sappiamo è una pratica non molto utilizzata nei Comuni della nostra regione.
Giammarco Surico (Fli): In un momento così difficile il Consiglio regionale, impegnato nell'approvazione del bilancio di previsione 2012, non può non tenere conto delle fasce più deboli della popolazione pugliese. Per questo ho presentato un ordine del giorno - sottoscritto anche dal collega di Fli Curto e dai consiglieri regionali del gruppo Udc - che impegna Presidente e Giunta ad ampliare la platea di cittadini esenti dal pagamento del ticket sanitario.
La fase congiunturale che colpisce soprattutto le fasce più deboli, la particolare crisi che si manifesta nelle forme più diverse e aggredisce in maniera indistinta lasciando sempre più spesso senza fonte di reddito persone di ogni età , improvvisamente espulse dal ciclo lavorativo e con sempre maggiori difficoltà a rientrarvi, richiedono un segnale forte.
Il Consiglio regionale ha il dovere di dare questo segnale in maniera concreta, partendo dalla eliminazione di una tassa odiosa quale è quella sulla salute.
Apprezzo, in questa direzione, la disponibilità dimostrata dell'assessore Fiore.
Purtroppo, questo bilancio presenta molte ombre, tra cui emerge senza dubbio quella, profonda, che riguarda la vicenda del San Raffaele di Taranto. Vorrei capire come mai resta in bilancio la somma di 55 milioni di euro destinata a quella operazione e a quale scopo e per quali servizi è stata liquidata alla Fondazione di don Verzè la modica cifra di 4 milioni e 200 mila euro.
La sanità ionica va sostenuta e valorizzata, merita chiarezza di intenti e trasparenza negli atti.
Questo è un bilancio scritto sulla sabbia e a pagare sono sempre i soliti noti. È vero che siamo fortemente condizionati in questo momento dalla manovra finanziaria del governo nazionale che peraltro non mi sento di condividere la punto di vista del principio. Infatti ritengo che in un momento di crisi infliggere maggiori tasse, aumentare la leva fiscale nel momento di difficoltà non giova all’economia, perché comprime i consumi e la crescita.
Saverio Congedo (Pdl): Su questa manovra incidono una serie di condizionamenti importanti, partendo dal patto di stabilità , che ha origini note, fino ad arrivare alla manovra del governo tecnico nazionale di queste ultimi ore. In questo momento di difficoltà sarebbe stato necessario intravedere in questa legge di bilancio qualche iniziativa che fosse indirizzata a mitigare gli effetti della crisi per le famiglie. Occorrono scelte coraggiose che vadano nella direzione della riduzione della leva fiscale che produce di fatto, solo effetti recessivi e stop alla crescita economica.
Sono completamenti assenti nelle azioni di governo, provvedimenti che vadano nella direzione degli incentivi alle famiglie. Su questo fronte si poteva immaginare di investire il tesoretto di cui si dispone.
Ma purtroppo il nostro presidente è perennemente impegnato in una campagna elettorale mai conclusa dal 2010 in poi e quindi concentrato su interessi di respiro più nazionale che locale.
Francesco Laddomada (LPpV): Il clima in cui ci muoviamo è particolare. Sono forti i condizionamenti derivanti dalla manovra nazionale del governo Monti. Un clima particolare che però per quel che riguarda la Puglia in particolare, vede alcuni aspetti positivi di crescita. Piccoli passi avanti incoraggianti che posizionano la nostra Regione ai primi posti in alcuni settori. Un esempio fra tutti è quello del turismo che ha visto in questi ultimi anni una crescita notevole. Piccoli segnali positivi li abbiamo registrati dal punto di vista dell'import-export e per questo sono state premiate le iniziative dell'assessore Loredana Capone. Piccoli segnali di crescita anche dal punto di vista occupazionale. Voglio dare atto al governo Vendola di avere messo mano in modo significativo ad alcuni settori con iniziative veramente incisive. Oggi ho assistito alla conferenza stampa con la quale il presidente Vendola ha annunciato i risultati del lavoro svolto dall'avvocatura regionale. Risultati interessanti e per la riduzione delle spese legali e per la valiorizzazione dei giovani avvocati della struttura.
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