FOGGIA. Dopo la pressione delle forze dell'ordine a livello locale diversi pregiudicati della malavita di Vieste e del territorio garganico hanno diversificato la loro attivita' dedicandosi alle rapine ai danni di banche e gioiellerie su scala nazionale: e' quanto hanno constatato gli agenti della Squadra Mobile di Foggia e del Commissariato di Polizia di Manfredonia che hanno arrestato i tre presunti responsabili di un assalto a un negozio di preziosi avvenuta a marzo del 2011 a Porto San Giorgio, in provincia di Fermo, nelle Marche.
GLI ARRESTI - Si tratta di Mario Raduano, 19 anni, di Vieste, ma nato a San Giovanni Rotondo, e di Marco Mastromatteo, 23 anni, che avrebbero agito con la complicita' di un minorenne, anch'egli di Vieste. I tre sono ritenuti responsabili anche della ricettazione e del porto abusivo di una pistola Mauser, provento di un furto, denunciato nel maggio 2010 ai carabinieri di Vieste.
I provvedimenti sono stati eseguiti in collaborazione con gli agenti della Polizia di Stato di Fermo in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale della citta' marchigiana, Marcello Cozzolino, su richiesta del pm della Procura della Repubblica titolare delle indagini.
REFURTIVA DI 400MILA EURO - I tre giovani, che parlavano con cadenza pugliese, agirono a volto scoperto. Armati di pistola, costrinsero il titolare ad aprire la cassaforte dei preziosi e si impossessarono di tutta la merce contenuta nei cassetti e negli scaffali. Poi, aperta la cassa, si impadronirono di tutto il denaro contante, procurando un danno di circa 400mila euro.
GLI ARRESTI - Si tratta di Mario Raduano, 19 anni, di Vieste, ma nato a San Giovanni Rotondo, e di Marco Mastromatteo, 23 anni, che avrebbero agito con la complicita' di un minorenne, anch'egli di Vieste. I tre sono ritenuti responsabili anche della ricettazione e del porto abusivo di una pistola Mauser, provento di un furto, denunciato nel maggio 2010 ai carabinieri di Vieste.
I provvedimenti sono stati eseguiti in collaborazione con gli agenti della Polizia di Stato di Fermo in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale della citta' marchigiana, Marcello Cozzolino, su richiesta del pm della Procura della Repubblica titolare delle indagini.
REFURTIVA DI 400MILA EURO - I tre giovani, che parlavano con cadenza pugliese, agirono a volto scoperto. Armati di pistola, costrinsero il titolare ad aprire la cassaforte dei preziosi e si impossessarono di tutta la merce contenuta nei cassetti e negli scaffali. Poi, aperta la cassa, si impadronirono di tutto il denaro contante, procurando un danno di circa 400mila euro.