BARI. ''La procura di Bari dovra' riaprire le indagini sulla morte dei miei figli perche' ho presentato un'istanza in cui faccio i nomi dei responsabili. Si tratta di cinque ragazzi che nel 2006 erano minorenni ma erano piu' grandi di Ciccio e Tore e li costrinsero a sottoporsi a una prova di coraggio nel palazzo delle cento stanze. E quando precipitarono, anziche' dare l'allarme scapparono. I miei figli potevano essere salvati se fossero stati soccorsi tempestivamente''. Rosa Carlucci, la mamma di Francesco e Salvatore Pappalardi, morti nel 2006 precipitando in un pozzo di una casa abbandonata di Gravina di Puglia, spiega al settimanale 'Oggi' in edicola come i dubbi e i sospetti maturati in questi anni l'abbiano spinta a rompere il muro del silenzio e presentare alla magistratura una dettagliata richiesta di riapertura del caso.
''Ciccio e Tore sono stati abbandonati al loro destino e sono morti di stenti e di freddo dopo atroci sofferenze - sottolineato - Quei cinque ragazzi e le loro famiglie, che sapevano, hanno sempre taciuto. Ho scoperto i loro nomi e le loro responsabilita' leggendo e rileggendo il fascicolo dell'inchiesta. In quelle pagine c'e' gia' tutto, basta leggerle con attenzione''.
''Ciccio e Tore sono stati abbandonati al loro destino e sono morti di stenti e di freddo dopo atroci sofferenze - sottolineato - Quei cinque ragazzi e le loro famiglie, che sapevano, hanno sempre taciuto. Ho scoperto i loro nomi e le loro responsabilita' leggendo e rileggendo il fascicolo dell'inchiesta. In quelle pagine c'e' gia' tutto, basta leggerle con attenzione''.