Sarkozy: paesi Ue uniti o euro collasserà

TOLONE. Serve maggiore convergenza tra i paesi dell'area euro o l'unione monetaria collassera'. Lo ha affermato il presidente francese, Nicolas Sarkozy, in un discorso a Tolone. "Non ci puo' essere una moneta unica senza convergenza economica - ha sottolineato Sarkozy - Se aumentasse il gap tra gli standard di vita, la produttivita' e la competitivita' dei paesi l'euro si dimostrerebbe troppo forte per alcuni e troppo debole per altri, e l'Eurozona collasserebbe". "La convergenza deve essere la parola chiave dell'area euro, sara' un processo lungo e difficile", ha concluso il presidente francese, avvertendo che "la scomparsa dell'euro avrebbe conseguenze drammatiche".
L'Europa deve "cambiare in fretta" per non "venire lasciata indietro" ha dichiarato il presidente francese. "L'Europa ha bisogno di piu' disciplina, piu' responsabilita' politica e piu' democrazia" ha affermato Sarkozy, aggiungendo che "riformare l'Europa non significa andare verso un controllo sovranazionale" ma che "l'integrazione europea dovra' avvenire attraverso una cooperazione intergovernativa".
L'inquilino dell'Eliseo ha inoltre confermato che lunedi' prossimo ricevera' a Parigi il cancelliere tedesco, Angela Merkel, per discutere proposte congiunte per il futuro dell'Europa" da portare al cruciale vertice comunitario previsto il prossimo 9 dicembre a Bruxelles. "Tutta l'Europa e' piu' forte quando Francia e Germania sono unite - ha dichiarato Sarkozy - il trattato di Maastricht ha dei punti deboli e Francia e Germania stiamo combattendo insieme per un nuovo trattato europeo".
Sarkozy ha inoltre chiesto che un maggior numero di decisioni all'interno dell'Unione Europea vengano prese con una maggioranza qualificata e che i bilanci nazionali vengano esaminati insieme agli altri paesi per una migliore disciplina fiscale. "Dobbiamo evitare di diventare un bersaglio per la speculazione alimentando dubbi sulla nostra capacita' di gestire e ripagare i nostri debiti, perche' i dubbi ci fanno pagare di piu' - ha detto ancora Sarkozy - Riducendo i nostri deficit ridurremo la morsa dei mercati su di noi". Sarkozy ha infine sottolineato l'urgenza di "rivedere il modello sociale francese" per ridurre il deficit.
Sarkozy ritiene necessario ripensare l'accordo di Schengen, che consente totale liberta' di movimento ai cittadini dei Paesi aderenti all'interno dell'Ue. "Un'europa che applica il principio della liberta' di movimento interna e che non controlla le sue frontiere esterne non puo' durare. Schengen va ripensata", ha sostenuto il presidente francese.

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